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lunedì 22 agosto 2011

interrogazione sul termovalorizzatore


Parma, 21 agosto 2011


Interrogazione a risposta scritta ed in aula


Oggetto: PAIP - Quadro Generale


Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini,

PREMESSO

Che in data 18/07/2006 la Provincia di Parma ha ricevuto e protocollato con il n°65113 la lettera con cui Enia SPA, oggi IREN SPA, richiedeva l’avvio dell’iter autorizzativo per la realizzazione del PAIP, Polo Integrato Ambientale di Parma, dedicato al trattamento dei rifiuti urbani e speciali prodotti nell’ambito del territorio provinciale di Parma.

Che la Provincia in risposta a detta lettera, in veste di autorità competente per tale procedura, ha convocato apposita conferenza di servizi per valutare e decidere in merito agli elaborati prodotti dal proponente.

Che l’area successivamente individuata per la realizzazione del PAIP è adiacente all’autostrada A1 in prossimità di Strada della Lupa, sita nel Comune di Parma.

Che con Determina del Dirigente n°339 del 29/01/2007 la Provincia ha approvato il Piano di Monitoraggio Ambientale ante-operam, nel quale oltre alle analisi di routine effettuate con i classici strumenti di rilevazione per il controllo dell’aria, prevede l’installazione di deposimetri di tipo “Bulk”, che consentono di effettuare rilevamenti mensili dei flussi di deposito degli inquinanti. Devono inoltre essere effettuate analisi su matrici biologiche presenti nella zone del PAIP, in particolare latte e foraggio.

Che con Delibera di Giunta Provinciale n°158/2009 del 05/03/2009 si deliberà che verrà istituito un apposito infopoint presso la sede della Provincia al fine di rispondere alle richieste di informazioni dei cittadini interessati e garantire la massima trasparenza delle azioni intraprese dall’ente.





CONSIDERATO


Che negli ultimi mesi sul PAIP vi sono state forti polemiche e discussioni, in particolar modo sull’iter autorizzativo, che hanno portato addirittura al blocco del cantiere.

Che la Provincia di Parma è la massima Autorità in fatto di competenze per la realizzazione del PAIP, tra le principali autorizzazioni concesse ricordiamo il SIA (Studio di Impatto Ambientale), il VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), inoltre la Provincia presiede la Commissione di Collaudo del PAIP.

Che il problema dello smaltimento dei rifiuti deve essere trattato in modo serio e responsabile, senza demagogia, e soprattutto con una visione sufficientemente lunga da scongiurare i tragici eventi che regolarmente si manifestano a Napoli.

Che i cittadini hanno il diritto ad essere informati su quello che comporterà l’apertura del termovalorizzatore e devono essere messe a loro disposizione le carte che attestano la non pericolosità dell’impianto.

Che il piano di monitoraggio ambientale è molto importante e deve essere applicato rigorosamente per poter controllare, e quindi gestire l’impatto che il PAIP avrà sull’aria e sulle acque dell’area su cui insiste la struttura.

Che solo negli ultimi mesi, a fronte dell’avanzamento dei lavori, siamo riusciti a renderci conto delle dimensioni mastodontiche dell’inceneritore, sito nel terreno individuato ai margini dell’autostrada del Sole, e quindi per forza di cosa estremamente visibile a tutte le migliaia di automobilisti che quotidianamente percorrono quel tratto di strada.

Che il PAIP è costruito in un’area a prevalente vocazione agricola, nelle vicinanze dell’impianto infatti sono presenti campi coltivati e allevamenti di bestiame.


INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PER SAPERE

1) Se il piano di monitoraggio ambientale è stato attivato correttamente in tutte le sue parti come da Determina del Dirigente n°339 del 29/01/2007.
2) Se l’infopoint che ha il compito di dare spiegazioni ai cittadini in merito al PAIP in costruzione è stato attivato nei modi prestabiliti.
3) Se alla luce dell’imponenza della struttura quasi ultimata, che rende il termovalorizzatore estremamente visibile dall’autostrada, ritiene ancora che l’area individuata sia stata opportuna, di fatto il PAIP diventa un biglietto da visita della città.
4) Se una volta messo in funzione, in questa posizione di marcata visibilità possa danneggiare l’immagine dei prodotti tipici di Parma, che sono la principale fonte di reddito per la Provincia.

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