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lunedì 27 agosto 2012

Comunicato stampa 28/08/2012

Comunicato stampa su int. su consulenza su finanza derivata 28/08/2012   Perdere 2.600.000€ in cinque anni con la finanza derivata e definirla una operazione vantaggiosa è molto anomalo, ma forse non lo è per la Provincia di Parma che va ben oltre, arriva addirittura (nonostante quanto precedentemente espresso) a predisporre perizie tecnico legali su detti contratti, che chiaramente saranno pagate con i soldi dei cittadini. Ma se li ritieni contratti vantaggiosi, per quale motivo impieghi denaro pubblico per periziare il contratto e prepararti ad una causa? Queste sono fondamentalmente le richieste fatte nell’ultima interrogazione depositata sul tema al Presidente Bernazzoli sui contratti di finanza derivata attualmente in corso nell’Ente, Nel dettaglio chiedo: Per quale motivo nelle risposte alle interrogazioni precedenti su questo tema sono state date risposte rassicuranti che non lasciavano dubbi sulla bontà dell’operazione, ed oggi invece vengono accantonati 40.000€ per un servizio tecnico giuridico sui contratti sui derivati? Per quale motivo nella la determina 1641 del 26/06/2012  si scrive: "di liquidare la somma di € 341.579,20 a Banca Monte dei Paschi di Siena spa codice IBAN numero: xxxx con riserva di ripetizione ad esito dell’instaurando eventuale contenzioso".? Per quale motivo, vista l’attenzione dimostrata su questo tema, non siamo stati informati sulla volontà di affidare ad uno studio esterno la verifica sulla situazione contrattuale dei derivati? Per quale motivo nell’affidamento della consulenza non viene fissato un numero massimo di giornate lavorative, per poter di conseguenza fissare un importo massimo di spesa? Per quale motivo, su un contratto già ritenuto vantaggioso, vengono disposte perizie tecnico legali? Un’altra anomalia di questa consulenza è l’assenza dell’importo massimo impegnato, cioè viene fissato un importo massimo giornaliero per effettuare la consulenza, comprensivo dei costi di trasferta, ma non viene fissato un numero massimo di giornate, cosa strana, perché se la società impiega molto tempo, e sa di poterlo fare, il rischio di pagare un costo salatissimo cè tutto. Inoltre non tralasciamo l’impegno di spesa di 40.000€  per la consulenza legale sui derivati, altro campanello d’allarme. Non capisco poi per quale ragione non ci sia ancora stata data risposta all’interrogazione del 4 luglio, e il 27 dello stesso mese affidano la consulenza, cosè volevano forse arrivare in consiglio sventolando una certificazione di quanto già detto? Se così fosse sarebbe gravissimo, se io sono sicuro di aver operato correttamente, non spendo soldi pubblici in consulenze per farmelo confermare, evidentemente qualche dubbio a qualcuno deve essere venuto… Se così fosse però, la leggerezza con cui viene affidata una consulenza in un momento così delicato per le finanze dello stato penso richieda si una consulenza, ma da parte della Corte dei Conti, per capire se dichiarare un contratto corretto e vantaggioso e contemporaneamente disporne una perizia, non paventi l’ipotesi di danno erariale.   Simone Orlandini Consigliere Provinciale Popolo della Libertà

Consulenza su finanza derivata

Parma, 28/08/2012 Alla c.a. del Presidente della Provincia Dott. Vincenzo Bernazzoli INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA Oggetto: Consulenza sul contratto di finanza derivata Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini Premesso Che con delibera di giunta 202/2007 l’amm.ne prov.le ha approvato la stipula di un contratto per il ricorso a strumenti di finanza derivata, operazione di Interest Rate Swap con Collar della durata di anni 10, al fine di cautelarsi contro la volatilità del mercato finanziario e le ripercussioni sugli ingenti mutui in essere contratti con tasso variabile ed indicizzati all’euribor 6 mesi. Che il sottoscritto assieme al capogruppo è già intervenuto più volte su questo argomento sollevando critiche e dubbi sulla gestione della finanza derivata sui debiti dell’Ente. Che a oggi non è ancora stata data risposta all’interrogazione del 04/07/2012 in cui chiedevamo: quali sono le motivazioni che hanno portato l'ente a manifestare preoccupazioni per il contratto di finanza derivata stipulato con Monte Paschi; e se le finanze dell'ente rischiano di essere ulteriormente compromesse da questo contratto. Considerato Che nella ultima vostra risposta prot. 44557 del 03/07/2012 si tende a considerare vantaggioso un contratto che a oggi e' costato all'ente circa 2.600.000€, e che pare ne costerà altrettanti nei prossimi cinque anni. Vantaggioso perché a quanto si lascia intendere se non vi fosse stato la spese per l'ente sarebbe stata maggiore. Ritenuto Che quanto sopra esposto (contratto vantaggioso) confligge apertamente con la determina 1641 del 26/06/2012 in cui si scrive: "di liquidare la somma di € 341.579,20 a Banca Monte dei Paschi di Siena spa codice IBAN numero: xxxx con riserva di ripetizione ad esito dell’instaurando eventuale contenzioso". Che confligge con il capitolo di peg 3025-72/0 con cui si destinano 40.000€ per la valutazione tecnico giuridica dei contratti di derivati finanziari stipulati dall’Ente. Che confligge apertamente anche con la Determina del Dirigente n°1932 del 27//07/2012 per l’affidamento di servizio per la redazione di una perizia tecnico finanziaria ed economica dei contratti di derivati finanziari stipulati dall’Ente, per effettuare l’analisi e la valutazione nonché le verifica della congruità dei costi e le proposte conseguenti dei contratti Swap sottoscritti. Che questa perizia non è stata assegnata mettendo un tetto limite di spesa, ma prevedendo un importo massimo giornaliero non mettendo limite alle giornate di lavoro. Che considerare un contratto “economicamente vantaggioso” e contemporaneamente disporne una perizia tecnico legale manifesta un chiaro conflitto tra le due azioni. Interroga il presidente per sapere 1) Per quale motivo nelle risposte alle interrogazioni precedenti su questo tema sono state date risposte rassicuranti che non lasciavano dubbi sulla bontà dell’operazione, ed oggi invece vengono accantonati 40.000€ per un servizio tecnico giuridico sui contratti sui derivati. 2) Per quale motivo nella la determina 1641 del 26/06/2012 si scrive: "di liquidare la somma di € 341.579,20 a Banca Monte dei Paschi di Siena spa codice IBAN numero: xxxx con riserva di ripetizione ad esito dell’instaurando eventuale contenzioso".? 3) Per quale motivo, vista l’attenzione dimostrata su questo tema, non siamo stati informati sulla volontà di affidare ad uno studio esterno la verifica sulla situazione contrattuale dei derivati? 4) Per quale motivo nell’affidamento della consulenza non viene fissato un numero massimo di giornate lavorative, per poter di conseguenza fissare un importo massimo di spesa? 5) Per quale motivo, su un contratto già ritenuto vantaggioso, vengono disposte perizie tecnico legali? Chiedo la pubblicazione dell’atto sul sito web ufficiale della Provincia Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

sabato 25 agosto 2012

Comunicato stampa su termovalorizzatore

Comunicato stampa 25/08/2012 "Il silenzio degli innocenti", il titolo del film famoso penso esprima in pieno la situazione delle risposte sul Paip da parte di coloro che hanno concesso i permessi per realizzare l'opera, l'autorizzazione ambientale integrata (aia) ovvero il dispositivo con le norme che stabiliscono le regole di "convivenza", in questo caso del Paip, con il territorio circostante. In totale vi e' circa un metro cubo di carte prodotte, come ho avuto modo di visionare con i miei accessi agli atti per le parti a me concesse in visione. Il Presidente Bernazzoli intende rispondere alle nostre interrogazioni oppure no? Intende rassicurare i cittadini della provincia di Parma sul fatto che il territorio non corre il rischio di venire sommerso dai rifiuti o no? Questo silenzio assordante non e' piu accettabile, se ha operato correttamente e ne e' convinto venga con urgenza a relazionare in Consiglio Provinciale sulla situazione del Paip. Mi auguro che il suo silenzio non sia dovuto a motivazioni di opportunismo politico, su un tema così scottante. Simone Orlandini Consigliere Provinciale Popolo della Libertà

martedì 21 agosto 2012

Comunicato stampa su termovalorizzatore

Comunicato stampa 21/08/2012 Ci risiamo, la trasparenza per il Presidente Bernazzoli resta sempre e comunque un miraggio, sono settimane che leggiamo sulla stampa notizie relative al Paip ufficiose ed estremamente importanti se accertate, e il Presidente della Provincia non rilascia alcuna dichiarazione per rassicurare prima di tutto i cittadini. Siamo ad un bivio importante, il Sindaco Pizzarotti si dice estremamente contrario all'accensione del Paip, pero' ad oggi non ci sono soluzioni alternative concrete immediatamente applicabili a Parma a questo strumento di smaltimento dei rifiuti. Per questo motivo interrogo il presidente Bernazzoli per sapere a quale punto di avanzamento siamo giunti al cantiere del Paip. Per sapere se dopo le polemiche scaturite dalla pubblicazione di documenti che certificherebbero un livello di tariffazione sui rifiuti che risulterebbe essere tra i piu alti di Italia, queste tariffe furono concertate con l'ente che di fatto ha autorizzato l'impianto e ne ha accompagnato la realizzazione. Ad ogni modo, e' fondamentale trovare strumenti di mitigazione delle tariffe, perché nel bel mezzo della piu importante crisi economica che ha colpito il nostro paese questo livello ti tariffazione e' elevatissimo sia per le famiglie che per le imprese. Se a oggi e' ancora ufficiale l'accensione del forno, e se vi sono reali proposte alternative all'apertura del termovalorizzatore e quali conseguenze, se fossero applicate, avrebbero sull'intero sistema di raccolta di rifiuti su tutto il territorio provinciale. Se le soluzioni in discussione tengono in considerazione tutto il territorio provinciale o si limitano ad interessi legati al comune di Parma. Il tema fondamentale che il Presidente ci deve chiarire, e' se questa situazione di forte incertezza può pregiudicare la corretta raccolta dei rifiuti nel volgere alla fine dell'anno, cioè quando dovrebbe essere prevista l'accensione del forno e quando le aziende che attualmente inceneriscono i rifiuti della provincia di Parma dovrebbero smettere di bruciarli. Tutto possiamo vedere a Parma, ma non cumuli di rifiuti dati alle fiamme per le vie della citta', il termovalorizzatore non e' un affare di pochi, ma e' probabilmente assieme a tutto l'indotto il principale strumento di sviluppo (inteso come gestione dei rifiuti nel suo complesso) del nostro territorio per i prossimi vent'anni. Simone Orlandini Consigliere Provinciale Popolo della Liberta'

Interrogazione sull'Inceneritore

Parma, 21/08/2012 Alla c.a. del Presidente della Provincia Dott. Vincenzo Bernazzoli INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA Oggetto: Termovalorizzatore, costi, avanzamento lavori, eventuali alternative di smaltimento rifiuti proposte Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini Premesso Che lo smaltimento dei rifiuti e' un servizio fondamentale per lo sviluppo e la tutela dell'ambiente, dell'economia e del sistema di welfare di tutta la provincia. Che i casi di errata gestione dello smaltimento dei rifiuti che sono visibili sui media nazionali, ci fanno fortemente riflettere di come errori in questo campo pregiudichino in modo irreparabile e per molto tempo il "normal vivere" di un territorio. Che per la provincia di Parma le istituzioni di concerto con le aziende appaltatrici del servizio, negli anni scorsi hanno individuato nella costruzione del Paip (termovalorizzatore, o inceneritore) lo strumento per lo smaltimento dei rifiuti, accompagnato da una pianificazione di interventi atti allo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti per il prossimo ventennio. Considerato Che lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del termovalorizzatore pare si attesti circa all'80%, e che intorno al 15 dicembre 2012 sarebbe prevista l'accensione del forno. Che nelle scorse settimane sulla stampa sono usciti documenti relativi al paip, sino ad ora inediti anche per noi consiglieri provinciali, e ci sarebbe tra queste carte il piano economico e finanziario del termovalorizzatore. Che questi dati non ci e' dato sapere se sono ufficiali, se sono stati frutto di un confronto tra l'azienda e le istituzioni oppure se legittimamente, l'azienda appaltatrice ha semplicemente fatto un programma finanziario in autonomia. Che da questo documento, a quanto pare, esce la tariffa dei rifiuti pagata per lo smaltimento per i cittadini della Provincia di Parma. Che alle ultime elezioni Comunali di Parma, il candidato sindaco vincente aveva fortemente contrastato la costruzione del termovalorizzatore e proponendone la non apertura in caso di sua vittoria elettorale. Che attualmente, legittimamente, il Sindaco di Parma sta attivando procedure e valutazioni su tutto ciò che e' inerente al Paip per non procede alla sua accensione. Che non ci e' dato sapere quali proposte alternative al paip siano attualmente in discussione, se le proposte rispondano o meno alle reali esigenze di tutto il territorio provinciale e non solo a quello comunale di Parma. Ritenuto Che un territorio come quello parmense non si puo' permettere di essere teatro degli infausti spettacoli di cumuli di rifiuti dati alle fiamme che troppo spesso vediamo in tv in regioni come la Campania o la Sicilia. Che il tema delle tariffe dei rifiuti e' di ordine sociale e quindi deve essere monitorato dalle istituzioni, e qual'ora non risponda direttamente ad esse, si devono trovare strumenti di mitigazione delle tariffe, che a Parma sono tra le piu' alte in Italia, per fronteggiare una crisi economica che sta mettendo in ginocchio le famiglie e le imprese. Che se vi e' una proposta alternativa immediata al termovalorizzatore il consiglio provinciale, assieme ai cittadini, ne deve essere tempestivamente informato. Interroga il presidente per sapere 1) A quale stato di avanzamento della costruzione del paip siamo giunti. 2) Se le tariffe dello smaltimento dei rifiuti sono state a suo tempo concertate con l'ente. 3) Se allo stato attuale e' ancora prevista l'accensione del formo. 4) Quali sono le proposte alternative al termovalorizzatore che attualmente si stanno valutando, e per quanti anni dovrebbero avere efficacia. 5) Se la situazioe di incertezza sull'accensione del termovalorizzatore puo' provocare problemi con le aziende che attualmente inceneriscono i rifiuti della nostra provincia causando un cortocircuito che porterebbe alla non raccolta dei rifiuti. Chiedo la pubblicazione dell’atto sul sito web ufficiale della Provincia Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini