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lunedì 19 novembre 2012

Comunicato stampa su rifiuti

Comunicato stampa 19/11/2012 Quinta commissione su riciclabilità dei rifiuti e smaltimento Su mia indicazione oggi si è' riunita la commissione attività produttive congiunta con la commissione ambiente della Provincia per discutere dell'annoso tema della riciclabilità dei rifiuti e del loro smaltimento, Tecnici Iren e della Provincia ci hanno illustrato la attuale gestione dei rifiuti e come cambierà con l'attivazione del termovalorizzatore. Dall'analisi dei numeri dei quantitativi dei vari componenti che compongono i rifiuti, un valore importante non sufficientemente preso in considerazione in questi anni di polemiche su questo tema, sono i fanghi di depurazione, sia di natura civile che industriale, e ultimo ma non per importanza i fanghi derivanti dai percolati delle discariche. Questi fanghi In parte vengono dispersi sui campi come fertilizzante, ma per la maggior parte vengono inceneriti nei termovalorizzatori della regione, che attualmente sono sette. Attualmente la Provincia di Parma si attesta al vertice della Regione Emilia Romagna come raccolta differenziata, con il 61%, la regione ha una media del 55%, si punta a raggiungere il 65% regionale nei prossimi anni. Nel l'analisi esaustiva che abbiamo effettuato e' emerso in modo chiaro come la frazione relativa ai fanghi di depurazione e del rifiuto indifferenziato non siamo ulteriormente lavorabili e quindi devono essere posti in discarica o inceneriti, non e' possibile fare una differenziata ulteriore su questi residui. Il marketing sfrenato a cui sono costrette le aziende per vendere, obbliga la realizzazione di confezioni sempre più composite di vari materiali e quindi di più difficile separazione, come commissione, lavoreremo ad un testo da proporre al consiglio provinciale per indirizzare le poche risorse a disposizione per favorire l'utilizzo di materiali riciclabili nella più alta percentuale possibile da parte delle aziende. È evidente che lo strumento più efficace per aumentare l'aumento della differenziata e' l'utilizzo di una tariffazione che favorisca questo processo, oltre che per gli utenti privati anche per le aziende. Un tema importante su cui abbiamo riflettuto e' stata la scelta di Reggio Emilia di spegnere l'inceneritore, oggi i rifiuti non vengono bruciati, ma stoccati semplicemente in discarica con un probabile aumento delle tariffe, se così è' penso che a Reggio Emilia abbiano fatto un passo indietro nella gestione di questo servizio. Simone Orladnini Vicepresidente quinta commissione Popolo della Liberta'

mercoledì 7 novembre 2012

Abbassiamo il Cuneo fiscale

Comunicato stampa 07/11/2012 Consiglio Provinciale La crisi sta uccidendo innanzitutto le imprese, per questo dobbiamo modificare la destinazione dei fondi a fovore della riduzione del Cuneo fiscale per consentire alle aziende di resistere. Se il Governo non interviene per ridurre il cuneo fiscale a carico di imprese e lavoratori, allora la Provincia faccia anch'essa la sua parte dimostrando l'importanza e l'utilità degli enti locali, gli otto milioni di euro all'anno destinati alla formazione professionale a nostro avviso in questo delicato momento dell'economia sono troppi, non ha senso investire solo sulla formazione e conversione professionale dei lavoratori se le aziende continuano a chiudere, per questo motivo chiediamo al Presidente Bernazzoli di cambiare la destinazione della metà di questi fondi, ovvero quattro milioni a favore della riduzione del Cuneo fiscale alle imprese. Secondo noi è' fondamentale lavorare profondendo ogni sforzo per tenere aperte le imprese e mantenere l'occupazione il piu alta possiile, per questo motivo riteniamo questo un provvedimento estremamente importante, sul quale proporremo un ordine del giorno, con il quale impegneremo il Presidente Bernazzoli ad attivarsi affinché il trasferimento dei fondi possa avvenire da un capitolodi spesa all'altro, procedura complessa ma non impossibile, e' stata recentemente effetuata per trovare risorse per il terremoto. Il Popolo della Liberta', da sempre in prima linea per la difesa e la tutela delle piccole e medie imprese, con questo ordine del giorno vuole rimarcare l'importanza del tessuto imprenditoriale che sopratutto in un momento di così profonda crisi non può essere lasciato solo. Popolo della Libertà Gruppo Consigliare Provincia di Parma.

martedì 6 novembre 2012

Comunicato 6 novembre

Comunicato stampa 06/11/2012 Commissione attività produttive L'Europa vuole farci chiudere le nostre piccole e medie aziende del settore alimentare? È' ora di dire basta. Nella commissione di oggi in cui abbiamo trattato in maniera esaustiva il problema della produzione suinicola per il prosciutto di Parma, e più in generale della piccola e media impresa locale che opera nel settore alimentare, il tema cardine del blocco totale dello sviluppo delle nostre piccole aziende e' la burocrazia folle che obbliga una micro azienda ad avere certificazioni pari a quelle di una multinazionale. Oggi ho cercato di porre l'accento sulla necessità di sburocratizzare, pur rispettando le leggi, le normative applicate alle piccole e medie imprese del settore alimentare, se penso che un allevamento di suini di medie dimensioni deve ottenere una autorizzazione, l'AIA, autorizzazione ambitale integrata, con un procedimento analogo a quello che è' servito per concederla per il termovalorizzatore ci rendiamo conto che l'assurdo e' diventato realtà. Di concerto con gli altri consiglieri di minoranza, ma a quanto pare anche la maggioranza si è' detta concorde, scriveremo un ordine del giorno per delineare l'attività legislativa in materia dell'ultimo anno in cui l'istituzione provincia, a quanto pare, resterà in piedi. Non è' più accettabile che alcune tipologie di contributi non tengano in considerazione la differenza tra prodotti " nati" e lavorati sul territorio, da prodotti semplicemente confezionati, e gli obblighi dovranno tenere più in considerazione le dimensioni aziendali. Il nostro settore alimentare e' sempre stato fondato sulla piccola e media impresa, e non ha nessuna intenzione di adeguarsi alle pressioni dell'Europa che vuole veder crescere delle industrie al posto delle nostre " botteghe artigianali". Interpelleremo immediatamente i nostri eurodeputati per fare pressioni sul tema. Siamo il paese della piccola e media impresa, continuero' a ricordarlo a chi troppo spesso se lo dimentica. Simone Orlandini Consigliere Provinciale Popolo Della Libertà