Cerca nel blog

lunedì 19 luglio 2010

Comunicato stampa del 19 luglio 2010


Salsomaggiore:
Nel Consiglio Provinciale di mercoledi 21 luglio verrà messo in votazione il mio ordine del giorno sulla mancanza di trasparenza sull'operato delle Terme di Salsomaggiore, noi consiglieri provinciali veniamo informati dai giornali su quelle che sono le decisioni dell'azienda, che si dimentica regolarmente di essere controllata al 100% da soci pubblici. Non abbiamo ancora ricevuto spiegazioni sulle dimissioni di Alessandrini dopo il Consiglio Provinciale monotematico di gennaio su Salso, mi è stato risposto dall'assessore Castellani " ... Non si ravvisa quindi, nessuna incoerenza fra il mandato affidato ai soci al CDA e gli obbiettivi che lo stesso CDA ha perseguito". Non ravvisa nessuna incoerenza sul fatto che il Presidente di Terme a quattro giorni da dichiarazioni ottimistiche su lsuo operato si dimetta criticando il mandato che gli era stato affidato, tutto questo è assurdo, e ancor di più è assurdo che dal nuovo CDA siano stati spesi quattromila euro per una consulenza legale per negarmi documenti, poi regolarmente consegnati a un mese di distanza,
Le piscine mari d'oriemte, construite con un costo esorbitante non stanno dando i rsultati speranti, anzi, il nuovo presidente ha criticato "..l'effettuazione di ingenti investimenti in assenza di sufficienti fonti finanziarie.." Noi l'avevamo Detto!
La fusione non ha dato i rusultati sperati hanno detto, quando lo dicevamo noi venivamo additati come i boia delle Terme, oggi è evidente che la fusione non è servita per rilanciare le Terme ma portare sul baratro anche quelle di Tabiano, su questo punto anche Paola Mecarelli, quando era consigliere provinciale dei DS aveva votato contro, in consiglio, alla delibera che approvava il piano industriale 2007 e la fusione, Bernazzoli l'aveva accusata di rendersi responsabile del mancato rilancio delle Terme qual'ora la delibera non fosse passata, siccome la delibera è passata di chi è la colpa del mancato rilancio?
La cosa più sconvolgente di tutte è gli unici responsabili del disastro Termale sono i Compagni di sinistra che hanno sempre governato l'azienda e che hanno sempre trovato soluzioni che dovevano essere la cura di tutti i mali, cura che veniva poi regolarmente cambiata perchè sbagliata, ma la colpa veniva poi gettata a noi del centro destra perchè responsabili di opporci alla cannibalizzazione sfrenata delle Terme.
Veniamo alla privatizzazione, non riusciamo a capire come si voglia procedere, ci è stato detto che sarà un misto tra un bando pubblico e una trattiva privata, non è ancora stato redatto un regolamento per l'approvigionamento dell'acqua da parte degli alberghi, in questa situazione il rischio che il privato possa imporre dazzi elevatissimi impedendo, di fatto, agli albergatori l'utilizzo dell'acqua termale. Ritengo sia urgente la redazione di un contratto generale di fornitura dell'acqua, che oggi non esiste, per rendere uniforme il trattamento economico da parte di Terme nei confronti degli alberghi.
Su questo tema cosa pensa il Presidente Bernazzoli?, In un interrogazione depositata il 25 maggio ho chiesto di informarci per cnoscere la sua posizione sula privarizzazione delle concessioni della miniera dell'acqua Termale, possibile che non abbia una posizione? Spero non abbia afvuto il tempo di rispondermi, perchè se con le Terme in questo stato non si è chiarito le idee su come evitare il fallimento, e su come rilanciare Salso dobbiamo preoccuparci, tra l'altro in campagna elettorale ci aveva detto che aveva pronti due milioni di euro da spendere subito e li avrebbe spesi a Salso, dove sono finiti?


Rinnovo contratti a dirigenti e Presidente del Consiglio
In data 5 luglio avevo interrogato il Presidente sulla scadenza imminente di quattro contratti di collaboratori dell'ente, uno dei quali da oltre 90.000?, la scadenza è prevista per il 31 luglio.
A oggi il Presidente Benrazzoli non si è ancora curato di rispondermi, dopo aver duramente criticato il governo per i tagli agli sprechi che sta attuando, non vorrei stesse pensando di dare l'aumento ad una posizione così ben retribuita.
Molto probabilmente sarà costretto a smentire le proprie dichiarazioni in merito alla non reistituzione dei due assessorati lasciati vuoti dalla Meo e Ferrari, in quanto le dimissioni di Berselli, e sopratutto le motivazoni che lo hanno portato ad un gesto così eclatante, lo obbliegheranno molto presto a nominare due nuovi assesori, sperando che il buon Berselli non voglia la delega all'ambiente attualmente in capo a Castellani per restare fedele all'attuale maggioranza.

Simone Orlandini

mercoledì 14 luglio 2010

Le Terme non pagano la quattordicesima


Parma, 12 luglio ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli

All’Assessore alle Società Partecipate Dott. Castellani


INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: “Pagamento della 14 mensilità da parte di Terme di Salsomaggiore e Tabiano”


Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;

PREMESSO

Che insistenti voci danno per certo che l’azienda termale non corrisponderà la quattordicesima mensilità nella busta paga di giugno.
Che il Popolo della Libertà sono anni che insiste sulla necessità di ridurre gli sprechi e tagliare le spese (vedi l’ultimo grande investimento Piscine Mari d’Oriente).
Che la Provincia e la Regione si stanno rendendo conto solo ora che le Terme di Salsomaggiore e Tebiano sono sul baratro.


INTERROGO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA PER SAPERE

1) Se è vero che non verrà corrisposta la 14 mensilità ai dipendenti di Terme di Salsomaggiore Tabiano SPA.
2) Qual’ora non venisse corrisposta, quando verrà sanato il debito verso i dipendenti.
3) Se ritiene opportuno contribuire immediatamente, assieme alla Regione, ad effettuare il pagamento delle quattordicesime mensilità per tutelare i dipendenti che sono la categoria più debole di soggetti coinvolti nel disastro termale.




Parma Lì 12/07/2010




Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

lunedì 12 luglio 2010

Mandiamo in onda i Consigli Provinciali sul web


Parma, 12 luglio ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott. Vincenzo Bernazzoli



INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA

Oggetto: “Mancanza di trasparenza sull’operato dei Consiglieri”

Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;

PREMESSO

Che l’attività di una persona che viene eletta dal popolo deve essere pubblicizzata nel modo più trasparente e meno costosa possibile.
Che è un diritto dei cittadini ad essere informati sull’operato dei canditati a cui hanno espresso il voto durante la tornata elettorale.
Che nella situazione attuale, noi Consiglieri Provinciali della Provincia di Parma siamo impossibilitati a fornire ai nostri elettori informazioni dettagliate sul nostro operato.

RILEVATO

Che sul sito della Provincia, www.provincia.parma.it nelle pagine relative ai singoli consiglieri sono presenti solo i titoli delle interrogazioni, interpellanze e ordini del giorno presentati, sono assenti le risposte ricevute.
Che i sistemi di indicizzazione su internet rendono molto difficoltosa la presenza visibile del singolo consigliere sul web, io stesso per dare risposta alle numerose richieste da parte di cittadini di poter visualizzare i testi delle mie interrogazioni depositate, ho aperto il blog personale all’indirizzo http://simoneorlandiniparmapdl.blogspot.com/ ma ho ottenuto scarsi risultati in fatto di indicizzazione.


CONSTATATO

Che la Provincia è già attrezzata con sito web altamente indicizzato.
Che attualmente sul sito della Provincia sono presenti tutte le delibere messe in votazione dalla Giunta.
Che le risposte della Provincia alle richieste dei consiglieri spesso arrivano con ritardo di mesi rispetto ai tempi previsti dal regolamento, e che quindi questa situazione non consente al cittadino di notare i ritardi con cui l’ente fornisce spiegazioni.
Che nell’ottica della maggiore trasparenza possibile tra ente e cittadino, ritengo fondamentale che il cittadino elettore possa accedere agevolmente alle informazioni relative all’operato dei singoli consiglieri; e più precisamente: interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno, mozioni, richieste di documenti e tutti quelli che sono gli strumenti a nostra disposizione.
Che le risposte e i tempi con cui vengono rilasciate dall’ente devono essere pubblicate al pari degli interventi dei singoli consiglieri.
Che altre amministrazioni, per dare la massima trasparenza ai propri cittadini, hanno addirittura messo in onda sul web le sedute del consiglio in diretta.


INTERROGO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA PER SAPERE

1. Se ritiene opportuno inserire sul sito web della Provincia i testi completi delle richieste dei consiglieri e delle risposte dell’ente.
2. Se ritiene opportuno dare l’opportunità ai cittadini, nell’ottica della massima trasparenza, di visualizzare in diretta la seduta del Consiglio Provinciale via web.



Parma Lì 12/07/2010



Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

Rinnovo imminente di contratti per il personale


Parma, 5 luglio ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli

All’Assessore al Personale
Dott. Roberto Zannoni


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: “Rinnovo imminente di contratti per il personale”


Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;

PREMESSO

Che la riduzione tra spesa di personale e totale della spesa corrente è un elemento imprescindibile della manovra finanziaria d’estate. Anche per la Provincia di Parma risultano inevitabili misure di riduzione del costo del personale per rispettare il principio posto dalla norma, tenuto conto della contrazione delle entrate e, di conseguenza, delle spese correnti.
Credo di ricordare che tra qualche giorno giungeranno a naturale scadenza quattro contratti a tempo determinato e, più precisamente:

Ufficio di Gabinetto di Presidenza – spesa annua lorda pari a 90.265,00€
Ufficio di Gabinetto di Presidenza, in relazione alla delega “Europass” – spesa annua lorda pari a 31.810,00€
Ufficio segreteria assessore Ferrari Gabriele, - spesa annua lorda pari a 29.130,00.
Ufficio Segreteria Assessore Meo – spesa annua lorda pari a 29.130,00€

RILEVATO

Che sia l’assessore Gabriele Ferrari, sia l’assessore Meo non sono più in forza all’amministrazione Provinciale in quanto divenuti consiglieri regionali.
Che le deleghe degli ex assessori sono state avocate a se dal Presidente Vincenzo Bernazzoli
Che il Presidente Bernazzoli ha più volte criticato la manovra finanziaria promossa dal Governo centrale, dichiarando che i tagli impediscono il normale funzionamento dell’Ente.




CONSTATATO

Che essendo stati soppressi due assessorati non si comprende per quale motivo dette posizioni dovrebbero essere mantenute tali
Che la crisi di questo periodo obbliga tutti quanti a sostenere dei sacrifici, e che una retribuzione lorda di 90.265,00€, quale è quella presente presso il suo ufficio di Gabinetto, è da ritenersi molto elevata.
Che, alla luce del fatto che la politica delle assunzioni non può eludere l’obbligo di contenere l’incidenza della spesa di personale.


INTERROGO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA PER SAPERE

1) Se intende rinnovare tutti e quatto i contratti in scadenza così come sono strutturati, tenendo conto del fatto che due posizioni sono assegnati ad assessorati che sono stati soppressi.

2) Se non ritiene che in un momento di crisi come questo una retribuzione lorda annua di 90.25,00€ non sia da ritenere troppo elevate e che quindi non vada ridotta notevolmente.

3) Quale tipo di politica generale riguardo ai contratti a tempo determinato intende adottare in fase di rinnovo.




Parma Lì 05/07/2010



Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

giovedì 8 luglio 2010

Terre Alte, Convegno del Popolo della Libertà


Corniglio, 10 luglio 2010

Lettera di saluto al convegno “Le Terre Alte – prospettive e proposte del PDL”

Spett. Sindaco di Corniglio Massimo De Matteis
Spett. Consigliere Regionale Luigi Giuseppe Villani
Spett. On. Tommaso Foti
Spett. Vice Coordinatore Provinciale Massimo Moine
Spett. Colleghi Consiglieri Provinciali
Spett. Partecipanti al convegno


Oggetto: Prospettive per la nostra montagna

nell’impossibilità di essere presente al convegno relative alle “Terre Alte”, invio un caro saluto a tutti i partecipanti all’incontro e mi sento in obbligo di dare il mio contributo con queste brevi note ad un tema al quale sono particolarmente vicino in quanto mi riconosco come espressione di queste terre, per le mie stesse origini.
Da Nevianese quale sono, ho ben presente quali sono tutte le criticità che gli abitanti della montagna si trovano quotidianamente ad affrontare. Inoltre da un anno in veste di Consigliere Provinciale ho ben presente quanto costi una errata gestione della montagna da parte di uno degli enti preposti alla tutela e allo sviluppo del territorio quale è la Provincia.
Tuttora il territorio montano è caratterizzato da un inarrestabile abbandono della popolazione e delle attività, in particolare per le attività agricole e l’allevamento bovino che da sempre sono stati la base del sostentamento delle popolazioni montane. L’agricoltura deve essere intesa non solo come produttrice di beni per il mercato ma anche come fornitrice di beni pubblici nella sua componente ambientale e territoriale per incentivare lo sviluppo delle zone rurali.
La riduzione della redditività degli agricoltori, la carenza di servizi alla persona, l’inadeguatezza delle infrastrutture accentuano il divario e le distanze dalle aree più sviluppate.
Occorre pertanto una politica di sviluppo rurale che non sia solo politica innovativa per le aree rurali ma diventi anche una politica unificante di quella agricola, di quella di coesione e di quella ambientale.
Lo sviluppo agricolo e rurale avviene attraverso un processo di modernizzazione dell’agricoltura e dell’agroalimentare per rafforzare la competitività delle strutture produttive con imprese volte sempre più al mercato, avendo comunque attenzione alle esigenze di sviluppo delle aree più deboli con politiche ad hoc per queste zone con compensazione diretta degli svantaggi e degli interventi strutturali.
Il territorio non è solo un contenitore di risorse per l’agricoltura, di risorse naturali e socioeconomiche di natura scarsa ma deve essere motore di sviluppo per una diversificazione economica sia dell’agricoltura locale che dei settori extra agricoli quali fattori di crescita.
Diventa pertanto strategico avere particolare attenzione alla presenza di servizi e al mantenimento dell’attività agricola, funzionale non solo per le eccellenze delle produzioni locali, ma anche per i beni pubblici che produce relativamente alla componente ambientale e territoriale funzionale allo sviluppo di altre attività tra cui quella del turismo, risorsa economica implementabile in un momento economico così difficile come è quello attuale.
Una risposta alla crisi potrebbe arrivare dalla piena applicazione della legge d’orientamento n° 228 del 18/5/2001 sulla gestione del territorio, legge che consente alle amministrazioni di stipulare accordi e convenzioni con le imprese agricole per la fornitura di servizi di pubblica utilità come manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio, cura degli assetti idrogeologici, valorizzazione del territorio e delle sue produzioni. E’ il primo passo per il riconoscimento all’agricoltore dell’importante lavoro svolto per la tutela e la gestione del territorio di cui ogni cittadino può beneficiare frequentando le nostre campagne e soprattutto le nostre Montagne. Su questo tema ho depositato un’interrogazione lo scorso 28 giugno per sollecitare l’amministrazione Provinciale a dare la massima applicazione a detta norma.
Un altro aspetto da considerare è lo sviluppo delle energie rinnovabili, l’installazione di parchi eolici sul nostro Appennino rappresenta un importante opportunità per lo sviluppo dell’intero territorio.
Ricordo in materia di energia rinnovabile l’invaso realizzabile con la diga di Vetto, bacino che risolverebbe molti problemi legati alla scarsità idrica e darebbe nuove opportunità di sviluppo all’intero territorio circostante, argomento sul quale ho direttamente presentato un’interrogazione nelle scorse settimane in Provincia sul tema.
Invito pertanto ad agire per favorire la valorizzazione di tutte le risorse delle aree rurali e l’integrazione fra le diverse componenti e i diversi settori del sistema locale.

Cordiali Saluti
Simone Orlandini
Consigliere Provinciale

Rinnovo contratti a dirigenti


Parma, 5 luglio ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli

All’Assessore al Personale
Dott. Roberto Zannoni


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: “Rinnovo imminente di contratti per il personale”


Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;

PREMESSO

Che la riduzione tra spesa di personale e totale della spesa corrente è un elemento imprescindibile della manovra finanziaria d’estate. Anche per la Provincia di Parma risultano inevitabili misure di riduzione del costo del personale per rispettare il principio posto dalla norma, tenuto conto della contrazione delle entrate e, di conseguenza, delle spese correnti.
Credo di ricordare che tra qualche giorno giungeranno a naturale scadenza quattro contratti a tempo determinato e, più precisamente:

Ufficio di Gabinetto di Presidenza – spesa annua lorda pari a 90.265,00€
Ufficio di Gabinetto di Presidenza, in relazione alla delega “Europass” – spesa annua lorda pari a 31.810,00€
Ufficio segreteria assessore Ferrari Gabriele, - spesa annua lorda pari a 29.130,00.
Ufficio Segreteria Assessore Meo – spesa annua lorda pari a 29.130,00€

RILEVATO

Che sia l’assessore Gabriele Ferrari, sia l’assessore Meo non sono più in forza all’amministrazione Provinciale in quanto divenuti consiglieri regionali.
Che le deleghe degli ex assessori sono state avocate a se dal Presidente Vincenzo Bernazzoli
Che il Presidente Bernazzoli ha più volte criticato la manovra finanziaria promossa dal Governo centrale, dichiarando che i tagli impediscono il normale funzionamento dell’Ente.




CONSTATATO

Che essendo stati soppressi due assessorati non si comprende per quale motivo dette posizioni dovrebbero essere mantenute tali
Che la crisi di questo periodo obbliga tutti quanti a sostenere dei sacrifici, e che una retribuzione lorda di 90.265,00€, quale è quella presente presso il suo ufficio di Gabinetto, è da ritenersi molto elevata.
Che, alla luce del fatto che la politica delle assunzioni non può eludere l’obbligo di contenere l’incidenza della spesa di personale.


INTERROGO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA PER SAPERE

1) Se intende rinnovare tutti e quatto i contratti in scadenza così come sono strutturati, tenendo conto del fatto che due posizioni sono assegnati ad assessorati che sono stati soppressi.

2) Se non ritiene che in un momento di crisi come questo una retribuzione lorda annua di 90.25,00€ non sia da ritenere troppo elevate e che quindi non vada ridotta notevolmente.

3) Quale tipo di politica generale riguardo ai contratti a tempo determinato intende adottare in fase di rinnovo.




Parma Lì 05/07/2010



Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

Emergenza Nutrie nella bassa parmense


Parma, 4 luglio ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli
All’Assessore alla caccia
Dott. Ugo Danni
All’Assessore all’Agricoltura
Dott. Pierluigi Ferrari

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA

Oggetto: “ Minaccia per sovraffollamento myocastor coypus (nutrie) nella bassa parmense ”

Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;

PREMESSO
Che la nutria (myocastor coypus), appartenente all'ordine dei Roditori è una specie della famiglia dei Capromyde; questa famiglia di Roditori acquatici comprende specie tutte originarie del centro e sud America introdotte sporadicamente in Europa.La Nutria in particolare ha fatto la sua comparsa recentemente, in alcuni ambienti umidi in Italia, fuggendo da allevamenti ed occupando con successo le nicchie ecologiche lasciate vuote da altri animali oppure mai occupate. E' un animale erbivoro e recenti studi hanno mostrato che la vegetazione riparia nelle zone ove è apparsa ha sensibilmente subito gli effetti della sua presenza; va anche detto, sempre per quel che riguarda la sua alimentazione, che frequentemente si ciba delle colture agricole dei campi coltivati in prossimità dei fiumi che popola.
Che sono la causa principale del fenomeno dei fontanazzi lungo gli argini dei fiumi.
Che sono portatrici di malattie trasmissibili all’uomo.
Che sono anni che nella bassa della nostra Provincia il sovrannumero delle nutrie sta causando notevoli disagi e danni alle popolazioni locali.

RILEVATO

Che un’ordinanza del Sindaco di Colorno aveva autorizzato la caccia alle nutrie con il fucile, ma che una sentenza del TAR su un ricorso aveva annullato tale ordinanza in quanto l’operato delle nutrie non è considerato fattore d’emergenza



CONSTATATO

Che la situazione nelle zone a nord della città è divenuta insostenibile, il rischio di epidemie è reale e imminente.
Che i rischi idraulici provocati dai fontanazzi scavati dalle nutrie mettono a rischio gli argini dei fiumi dell’intera bassa parmense.

INTERROGO LA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA PER SAPERE

• Se la Provincia intende fare pressioni sulla Regione per far dichiarare l’operato delle nutrie come fattore d’emergenza per poter autorizzare l’abbattimento con i fucili.
• Quali provvedimenti intende adottare per fronteggiare l’emergenza presente sul territorio, in particolar modo nella zona di Colorno.

Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

Attacco di lupi a Vairo


Parma, 2 luglio ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli

All’Assessore all’Agricoltura
Dott. Pierluigi Ferrari


INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: “ Attacco da parte di Lupi nell’abitato di Vairo”


Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;


PREMESSO

Che nei giorni scorsi è avvenuto l’ennesimo attacco di lupi ai danni di un cervo alle porte del paese di Vairo.
Che così vicino all’abitato i lupi non si erano mai portati.
Che alla vista dell’uomo i lupi non sono scappati, ma sono rimasti indifferenti, questo significa che non hanno paura della presenza umana e dovremmo quindi prepararci a visite continue nei pressi dell’abitato.
Che viene messa a rischio l’attuale stagione turistica, essendo la zona prevalentemente frequentata da famiglie.

RILEVATO

Che nonostante i ripetuti appelli da parte degli abitanti del paese di Vairo, in particolar modo dell’allevatore di cervi Giovanni Alberto Sala sulla necessità di intervenire per allontanare i lupi dal paese, visti i numerosi attacchi e le numerose uccisioni avvenute a danno dei cervi dell’allevamento sito in Vairo, recentemente chiuso a causa del mancato risarcimento da parte di Regione e Provincia del grave danno a lui arrecato per le uccisioni di trenta cervi da parte dei lupi.
Che la chiusura di detto allevamento ha avuto ripercussioni anche sull’occupazione del territorio, costringendo l’allevatore a licenziare il dipendente che lo aiutava nelle operazione di selezione e controllo degli ungulati.



CONSTATATO

Che la sicurezza dei cittadini è la cosa più importante da salvaguardare.
Che per l’economia di un paese come Vairo, creare un solo posto di lavoro significa dare l’opportunità ad una famiglia di continuare a vivere in montagna.
Che se i lupi continuano ad avvicinarsi all’uomo, ai residenti non resterà che andarsene da Vairo


INTERROGO LA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA PER SAPERE

1. Quali provvedimenti tempestivi intende adottare per mettere in sicurezza gli abitanti del paese di Vairo e di tutta la zona.
2. Per quale motivo non si è intervenuti prima per impedire la chiusura dell’allevamento di cervi.
3. Per quale motivo l’allevatore non è stato risarcito dei danni cagionati dai lupi.
4. Quali politiche si intendono adottare per rilanciare l’economia del posto, visto che l’unica attività imprenditoriale innovativa è stata lasciata sola e costretta a chiudere per la mancanza di sostegno da parte delle Istituzioni preposte.






Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

Appligazione d.lgs.228 su multifunzionalità azienda agricola


Parma, 28 giugno ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli

All’Assessore all’agricoltura
Dott. Pierluigi Ferrari


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: “Applicazione del Dlgs 228 del 18/5/2001 sulla gestione del territorio ”


Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;


PREMESSO

Che grazie alla legge di Orientamento Dlgs 228 del 18/5/2001 in materia di gestione del territorio, tutela del paesaggio e del verde, agriturismo e vendita diretta di prodotti agricoli, possono essere svolti dalle moderne imprese agricole a vantaggio dell’intera collettività innumerevoli servizi funzionali.

RILEVATO

Che questa legge consente alle Amministrazioni di stipulare accordi e convenzioni con le imprese agricole per la fornitura di servizi di pubblica utilità come manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio, cura degli assetti idrogeologici, valorizzazione del territorio e delle sue produzioni.

RITENUTO

Che per l’importanza che l’agricoltura riveste per l’intera provincia di Parma, il nostro territorio deve essere il capofila nell’innovazione degli strumenti che consentono al settore agricolo di rimanere competitivo.
Che questa legge consente alle aziende agricole di evolvere a soggetti diversi per evitargli la chiusura in momenti di crisi come questo per le produzioni agricole.
Che le associazioni di categoria operanti nel settore agricolo stanno svolgendo un lavoro egregio per valorizzare ad incentivare le imprese agricole a reinventarsi e a rendersi multifunzionali per superare la crisi e tornare nuovamente il traino della nostra economia.

INTERROGO LA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA PER SAPERE

1. A che punto sia l’applicazione della sopracitata legge
2. Quali azioni si intendono adottare per dare l’opportunità alle aziende agricole di poter svolgere un ruolo che per loro è naturale
3. Quale è la percentuale di appalti per servizi riconducibili all’agricoltura appaltati ad aziende agricole rispetto ad altre aziende.

Parma lì 28-06-2010





Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

Richiesta di Consiglio Provinciale a porte chiuse


Parma, 28 giugno ’10

Al Presidente
Del Consiglio Provinciale di Parma
Dott. Meuccio Berselli
Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli
All’Assessore alle Società Partecipate
Dott. Giancarlo Castellani


INTERROGAZIONE PER RICHIESTA DI CONSIGLIO PROVINCIALE A PORTE CHIUSE

Oggetto: “Convocazione di un Consiglio Provinciale a Porte chiuse sulle motivazioni che hanno portato alle dimissioni dell’ex Presidente Alfredo Alessandrini”

Il sottoscritti Consiglieri Provinciali:

PREMESSO

Che l’interpellanza del consigliere Orlandini Simone era volta a conoscere per quali motivi il Presidente dimissionario di Terme di Salsomaggiore e Tabiano Alfredo Alessandrini, quattro giorni dopo il suo intervento in Consiglio Provinciale con cui rassicurava la Provincia sugli importanti risultati raggiunti, rassegnava le proprie dimissioni dichiarando: “di non avere mai avuto dalla proprietà le deleghe e i finanziamenti minimi necessari per poter attuare un piano finanziario, condizione indispensabile per il rilancio del comparto turistico termale di Salsomaggiore e Tabiano”.

RILEVATO

Che sia la risposta sommaria data in aula dall’ Assessore Castellani, che la risposta scritta, tralasciano in pieno l’oggetto preoccupante della richiesta, cioè le critiche mosse dal Presidente Alessandrini alla proprietà di Terme, cioè i soci, addirittura l’assessore Castellani scrive: ” Non si ravvisa, quindi, nessuna incoerenza fra il mandato affidato dai soci al CDA e gli obbiettivi che lo stesso CDA ha perseguito”.

CONSTATATO

Che è chiara la volontà di questa amministrazione Provinciale di far passare le dimissione del’ex Presidente Alessandrini come un gesto irrilevante ai fini aziendali, che non ritiene un problema a cui dare una risposta le sue affermazioni sulla mancanza di mezzi per operare.
Che evidentemente questo atteggiamento rispecchia quelle che sono le reali intenzioni di questa Amministrazione Provinciale, e cioè stare a guardare cosa succede senza prendere posizioni nette e decise, ma solo scaricando sui lavoratori e sui fornitori tutti gli errori lasciati in eredità dalle scorse gestioni.
Che il Presidente attuale delle Terme, Guglielmo Cacchioli, su parere di un legale ha negato al consigliere Orlandini il rilascio di documentazione sull’operato di Terme per non compromettere l’attività imprenditoriale dell’azienda.




CHIEDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI PARMA

Di convocare un Consiglio Provinciale a Porte Chiuse sull’operato dello scorso Consiglio d’amministrazione di Terme di Salsomaggiore e Tabiano, per garantire la riservatezza necessaria a non compromettere l’attività imprenditoriale del’azienda Termale.
Chiediamo di convocare nuovamente l’ex Presidente Alfredo Alessandrini per discutere assieme al Consiglio Provinciale delle motivazioni e delle preoccupazioni che lo hanno portato a dimettersi, di convocare nella stessa seduta a Porte Chiuse il nuovo Presidente Guglielmo Cacchioli in contradditorio con l’ex Presidente sulla situazione attuale della società Termale e di fare immediata chiarezza su quelle che sono le intenzioni del nuovo CDA in merito alla privatizzazione, se intendono procedere per gara pubblica o per gara privata.

Parma Lì 28/06/2010


I Consiglieri Provinciali
Simone Orlandini

Fondazione Collegio Europeo


Parma, 28 giugno ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott. Vincenzo Bernazzoli
All’assessore alle società partecipate
Dott. Giancarlo Castellani


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Oggetto: “ Richiesta documentazione e analisi sul lavoro svolto da Fondazione Collegio Europeo ”


Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;


PREMESSO

Che a seguito della mia richiesta di documentazione Prot. N° 37852 del 17/05/2010 relativa alla Fondazione Collegio Europeo mi è stata fornita solo copia dei bilanci depositati e che le altre informazioni da me richieste mi è stato prescritto di richiederle personalmente alla Fondazione.

RILEVATO

Che il diritto d’accesso agli atti delle società, enti o fondazioni è riconosciuto ai consiglieri per poter espletare il proprio mandato (art.43 d.lgd n°267 cit. e art. 24 legge 27.12.1985, n°816).
Che l’attività della Fondazione deve essere di vitale importanza per lo sviluppo delle attività Istituzionali sul nostro territorio, e non può solamente servire a organizzare eventi mediatici con ospiti d’onore funzionari o dirigenti delle Istituzioni Europee.

CONSTATATO

Che è di fondamentale importanza per la città che finanzia l’attività del Collegio Europeo avere una ricaduta benefica dell’attività della Fondazione.
Che essendo soldi dei cittadini parmigiani è fondamentale avere un numero rilevante di cittadini residenti nella nostra provincia che frequentano questo prestigioso corso, diversamente dovremo chiedere un contributo consistente alla Commissione Europea per il servizio svolto.



RITENUTO

Che l’attività della Fondazione Collegio Europeo di Parma è sconosciuta alla maggior parte dei cittadini della nostra Provincia.
Che la Commissione Europea non finanzia in maniera sostanziale l’attività della Fondazione.
Che il numero degli studenti Parmensi non è rilevante.


INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA

Per conoscere:

1. quale sia la modalità di selezione degli allievi partecipanti al Corso.
2. Quali sono le modalità di erogazione delle borse di studio e da quali enti sono finanziate.
3. Quale è il costo della sede di rappresentanza del Collegio Europeo presente a Bruxelles e quali sono gli obbiettivi raggiunti.
4. Analisi dell’occupazione post corso degli allievi usciti negli anni 2006, 2007, 2008, 2009.



Parma lì 28/06/2010

Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

Ordine del giorno su trasparenza della Provincia su Terme

Parma, 21 giugno ’10




ORDINE DEL GIORNO


Oggetto: “Mancata trasparenza sull’attività di Terme di Salsomaggiore e Tabiano”



PREMESSO

Che in data 18 febbraio il Consigliere Orlandini ha interpellato la Giunta Provinciale sulla condotta della Società Terme di Salsomaggiore e Tabiano, fortemente preoccupato del fatto che durante il Consiglio Provinciale monotematico, tenuto in data 29 gennaio 2010 sulla società Terme; il Presidente Alfredo Alessandrini rassicurava il Consiglio annoverando importanti risultati positivi raggiunti dalla società nell’ultimo biennio. Dopo soli 4 giorni da quelle affermazioni il Presidente Alessandrini rassegnava le dimissioni da Presidente motivando il fatto di non essere stato messo nelle condizioni di operare in modo sereno.
Che in data in data 9 marzo è stata richiesta con Prot. n° 17340 Fascicolo 2008/4/0 Clas. 01.05.06. tutta la documentazione contabile relativa alle Terme di Salsomaggiore e Tabiano,
che in data 14 maggio è stato sollecitato nuovamente la consegna degli atti precedentemente richiesti, e che in data 28 maggio è stato risposto che il Consiglio non ha diritto a nessuna informazione richiesta in merito operato di Terme di Salsomaggiore e Tabiano.

RILEVATO


che la drammatica situazione di Terme di Salsomaggiore e Tabiano si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi mettendo a repentaglio il mantenimento dei posti di lavoro, il pagamento dei debiti verso le banche e verso i fornitori.
che dalla stampa abbiamo appreso che verranno messi in prepensionamento 40 lavoratori e che tutto il personale sarà messo in cassa integrazione per 4 ore a settimana per un anno.

INFORMA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

di non avere gli strumenti per esplicare il proprio mandato relativo all’attività di controllo della società Terme di Salsomaggiore e Tabiano di cui la Provincia è socia al 20%;
di non avere la serenità necessaria per votare documenti che impegnano l’amministrazione Provinciale nei confronti di Terme di Salsomaggiore e Tabiano S.p.a., visto l’elevato indebitamento e l’impossibilità di controllare che le attività correnti della società siano state svolte nel pieno rispetto della legge;



IMPEGNA IL PRESIDENTE BERNAZZOLI

Ad una maggiore trasparenza nel fornire atti di società partecipate e soprattutto il rispetto dei tempi di risposta alle interrogazioni depositate, tempi che regolarmente si dilatano sino a raggiungere gli otto mesi.



Parma Lì 21/06/2010


Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

Tavolo istituzionale su diga di vetto

Parma, 14 giugno ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli

Al Presidente del Consiglio Provinciale di Parma
Dott. Meuccio Berselli


INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: “Costituzione di un tavolo istituzionale degli enti parmensi del bacino del torrente Enza, al fine di valutare e approfondire la fattibilità della diga di Vetto”
PREMESSO
Che in data 17 dicembre 2003 la Giunta Provinciale con Delibera n°1280 ha istituito un tavolo istituzionale degli enti parmensi del bacino del torrente Enza, al fine di valutare e approfondire la fattibilità della diga di Vetto.
- Che sono stati coinvolti i Comuni di Monchio delle Corti, Palanzano, Neviano degli Arduini, Traversetolo, Montechiarugolo, Parma, Sorbolo e Mezzani

CONSIDERATO
Che a oggi, dopo sette anni, non sono stati resi noti gli esiti del lavoro del tavolo.

INTEROGANO LA GIUNTA PROVINCIALE PER SAPERE
- Quante volte il tavolo è stato convocato e quale è il parere dei comuni coinvolti su questa iniziativa.
- Quali sono le considerazioni a cui il tavolo istituzionale è giunto
- Quali sono le strategie future che verranno adottate in funzione dell’analisi a cui si è giunti

I Consiglieri Provinciali

Simone Orlandini
Gian Luca Armellini

Richiesta parcella dell'avvocato

Parma, 7 giugno ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli

All’Assessore alle Società Partecipate Dott. Castellani


INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: “Importo della parcella corrisposta all’Avv. Cogurra per risposta a mia interrogazione n°17340 del 2010”


Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;

PREMESSO

Che in data in data 9 marzo ho richiesto con Prot. n° 17340 Fascicolo 2008/4/0 Clas. 01.05.06. tutta la documentazione contabile relativa alle Terme di Salsomaggiore e Tabiano,
che in data 14 maggio ho sollecitato nuovamente la consegna degli atti da me richiesti, e che in data 28 maggio mi è stato risposto di non aver diritto a nessuna informazione da me richiesta sull’operato di Terme

RILEVATO

Che la drammatica situazione di Terme di Salsomaggiore e Tabiano si è ulteriormente aggravata mettendo a repentaglio il mantenimento dei posti di lavoro, il pagamento dei debiti verso le banche e verso i fornitori.
Che in un momento così delicato per i conti delle Terme una consulenza per negare la documentazione ad un Consigliere Provinciale mi sembra fortemente fuori luogo

CHIEDO AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA

Copia della parcella corrisposta all’Avv. Cogurra su mandato del Presidente Cacchioli relativa al”Parere sui limiti del diritto di informazione del Consigliere Provinciale circa l’attività di Terme di Salsomaggiore s.p.a.

Parma Lì 07/06/2010


Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

Tutela della miniera dell'acqua termale


Parma, 25 maggio ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli



INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: “ Tutela della miniera dell’acqua di Salsomaggiore e Tabiano ”


Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;


PREMESSO

Che la difficile situazione in cui versano le Terme di Salsomaggiore e Tabiano sta procurando pesanti preoccupazioni sia al personale dipendente, che agli abitanti della prestigiosa località termale

RILEVATO

Che l’attuale Consiglio di Amministrazione delle Terme ha incaricato un advisor per cercare soggetti interessati all’acquisto dell’intero patrimonio dell’Azienda Termale, e che allo stato attuale delle cose nel pacchetto rientrerebbero anche le concessioni delle miniere dell’acqua

CONSTATATO

Che in previsione di una privatizzazione, il pericolo che un soggetto privato possa disporre pienamente delle miniere dell’acqua di Salsomaggiore e Tabiano; debba essere scongiurato per evitare che si possa speculare su un bene che è, e che deve restare dei cittadini di Salso e Tabiano. Essendo l’acqua termale l’unica garanzia per il futuro del Termalismo a Salsomaggiore e Tabiano

RITENUTO

Che l’importanza strategica delle concessioni delle miniere debbano essere messe al sicuro da queste operazioni speculative, con un provvedimento d’urgenza che le vincoli al territorio e soprattutto all’amministrazione pubblica



CHIEDO AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA

Cosa pensa della privatizzazione della miniera dell’acqua di Salsomaggiore Terme e di Tabiano, e se lo ritiene, quali provvedimenti intende adottare per garantire che le miniere restino pubbliche negli anni a venire,





Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

Situazione attuale Terme

Parma, 20 maggio ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli

All’Assessore alle Società Partecipate Dott. Castellani


INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: “Situazione attuale delle Terme di Salsomaggiore e Tabiano”


Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;

PREMESSO

Che in data in data 9 marzo ho richiesto con Prot. n° 17340 Fascicolo 2008/4/0 Clas. 01.05.06. tutta la documentazione contabile relativa alle Terme di Salsomaggiore e Tabiano,
che in data 14 maggio ho sollecitato nuovamente la consegna degli atti da me richiesti, e che a oggi non mi è pervenuta nessuna risposta

RILEVATO

Che l’Art. 20 comma 4 del Regolamento per il Consiglio Provinciale sancisce che entro due giorni dalla richiesta è data comunicazione ai consiglieri della disponibilità della documentazione richiesta oppure dell’eventuale impossibilità o ritardo nella soddisfazione delle richieste


CHIEDO AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA

1) Di essere informato sui motivi del ritardo della risposta alla mia richiesta di documentazione.

2) Di far rispettare il Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Provinciale a tutti coloro che lavorano all’interno dell’ente, per impedire che venga pregiudicata l’autonomia e la sovranità del Consiglio Provinciale.


3) Di essere tempestivamente informato sulla situazione finanziaria dell’Azienda Terme, se verranno pagati regolarmente gli stipendi a fine mese, a che punto sono i debiti pregressi con i fornitori

4) Se la Giunta Provinciale è disposta ad avallare nelle prossime settimane il licenziamento di oltre 100 persone presso l’azienda termale, timore maturato da colloqui tra azienda e sindacati

Parma Lì 20/05/2010




Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

Riferimento sentenza Corte dei Conti 31 marzo


Parma, 14 maggio ’10

Al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli
Al Presidente del Consiglio Provinciale
Ai Capigruppo Consiliari
Al Segretario Generale




INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: interrogazione urgente a risposta scritta ed in aula sugli effetti della sentenza n°10/SEZAUT/2010/QMIG della Corte dei Conti in Sezione delle Autonomie nell’adunanza del 31 marzo 2010 con ripercussione sull’assunzione a tempo determinato di 8 dirigenti da parte della Provincia di Parma con Delibera n°925.


PREMESSO

che nella risposta a nostra interrogazione n°60 del 21.4.2010, in riferimento alla Delibera n°925 per la copertura di 8 posti di dirigente mediante contratto a tempo determinato, il Presidente della Giunta Provinciale dott. Vincenzo Bernazzoli ci ha rassicurato sulla correttezza della delibera, che ha suo dire non collide con la “Legge Brunetta” 155/2009, in quanto ha suo avviso su detta delibera, si applica l’articolo 1 comma 4 del TUEL.
Detto articolo stabilisce che leggi della Repubblica non possono introdurre deroghe al Testo Unico se non mediante espressa modificazione delle sue disposizioni.

RILEVATO

Che la Corte dei Conti in Sezione delle Autonomie Locali di Roma chiamata ed esprimere un parere su un argomento analogo a quello in questione, sempre in riferimento alla Legge 155/2009, in data 31 marzo 2010 ha espresso nella sentenza n°10/SEZAUT/2010/QMIG quanto segue: “… Non può, in senso contrario, invocarsi, il disposto articolo 1, 4° comma TUEL, contrastante con principi fondamentali delle fonti dell’ordinamento, secondo cui tra le fonti dello stesso grado gerarchico, promulgate in tempi successivi e regolanti la medesima materia “lex posterior derogat priori” (articolo 15 delle preleggi).

PREOCCUPATO

Del fatto che per attuare una delibera così importante quale è quella dell’assunzione di n° 8 dirigenti assunti a tempo determinato, con un impegno di spesa per l’anno 2010 di €881.919,95 e per l’anno 2011 di €882.927,85, non si siano fatte valutazioni chiare e precise sull’attuazione della legge vigente.


INTERROGA

Il Presidente della Giunta per conoscere quali saranno gli effetti della sentenza della Corte dei Conti in Sezione delle Autonomie Locali n°°10/SEZAUT/2010/QMIG sull’operato della Giunta Provinciale relativo alla Delibera n° 925 del 19 novembre 2009 e quali saranno le misure correttive che la giunta intende intraprendere.


Parma, 14 maggio 2010



Il Consiglieri Provinciali Simone Orlandini, Gianluca Armellini, Giuseppe Conti, Manfredo Pedroni, Massimo Nonnis Marzano, Daniele Reverberi.

Applicazione d.lgs 159/2009 su assunazioni dirigenti

Parma, 21 aprile ’10

Al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli
Al Presidente del Consiglio Provinciale
Ai Capigruppo Consiliari
Al Segretario Generale




INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA


Oggetto: interrogazione urgente a risposta scritta in merito all’applicazione del d.lgs. 150/2009 per la copertura di 8 posti di responsabile dei Servizi di qualifica dirigenziale mediante contratti a tempo determinato di cui alla deliberazione della Giunta Provinciale n. 925 adotta in data 19 novembre 2009.


PREMESSO

Premesso che in data 5 novembre 2009 la Giunta Provinciale, con delibera n. 886, ha approvato il nuovo disegno organizzativo dell’Ente così disponendo l’avvio delle necessarie procedure per l’individuazione dei nuovi incarichi dirigenziali secondo quanto indicato nel rinnovato organigramma;
che il successivo 19 novembre la Giunta Provinciale, al fine di “ garantire il presidio di tutte le posizioni dirigenziali previste nel nuovo organigramma dell’Ente” approvato con il sopra richiamato atto n. 886, ha deliberato di dare avvio alle procedure selettive per la copertura degli 8 posti di Dirigente che a seguito del predetto nuovo organigramma risultavano vacanti, con una spesa complessiva a carico del bilancio provinciale di 8881.919,95 euro per l’anno 2010 e di 882.927,85 euro per l’anno 2011;
rilevato che la predetta delibera n. 925/2009 risulta essere stata adottata senza la partecipazione del Presidente della Giunta, dr. Vincenzo Bernazzoli in quanto assente





INTERROGA

Il Presidente della Giunta:
a) per conoscere se sia stato compiutamente informato in merito al contenuto della delibera adottata nella predetta data, con particolare riferimento alle ragioni per le quali nel contesto argomentativo della stessa, pur facendosi espresso riferimento all’art. 40 del D.lgs 150/2009, cd. Riforma Brunetta, modificativo ed integrativo dell’art.19 del D.lgs 165/2001, di tale nuova norma si fa applicazione unicamente nella parte relativa alle modalità selettive di assunzione a tempo determinato dei nuovi 8 dirigenti e non anche in quella che tassativamente prevede che la quantità degli incarichi a contratto non può superare la percentuale dell’8% della dotazione organica;
b) in ogni caso per conoscere quali siano le ragioni, non esplicitate nella parte motiva della predetta delibera, per cui la Giunta ha ritenuto di poter non dare applicazione alla suddetta norma la cui condivisibile finalità è quella di evitare il formarsi negli Enti locali di una dirigenza temporanea connessa ai mandati elettorali.



Parma, 21aprile 2010



Il Consiglieri Provinciali Simone Orlandini, Gianluca Armellini, Giuseppe Conti, Manfredo Pedroni, Massimo Nonnis Marzano, Daniele Reverberi,

Nomina nuovo CDA Terme

Parma, 5 marzo ’10

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott.Vincenzo Bernazzoli

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA

Oggetto: “ Nomina del nuovo CDA di Terme di Salsomaggiore e Tabiano SPA ”

Il sottoscritto Consigliere Provinciale Simone Orlandini;

PREMESSO

Che dal 1998 al 2007 Guglielmo Cacchioli e Alessandro De Paolis hanno fatto parte della dirigenza di Terme, e sono stati elementi di traino della strategia aziendale disastrosa, interamente promossa dal centrosinistra

RILEVATO
Che Cacchioli e De Paolis sono stati gli artefici di importanti decisioni che hanno fortemente compromesso le casse e il patrimonio di Terme, in particolar modo: Cessione del ramo d’azienda “acqua e gas” che realizzava importanti ricavi per l’azienda;
Nel 2003, viene fallito un tentativo di privatizzazione con un fumoso bando di gara che non ha prodotto offerte da portatori di interessi seri, e che conteneva la fusione delle terme di Salso e Tabiano perfezionata negli anni della giunta Tedeschi.

CONSTATATO
Che oggi si vuol far passare le nomine di Cacchioli e De Paolis come un atto di responsabilità proteso alla risoluzione della crisi dell’azienda termale con una ventata di aria nuova sulla gestione delle Terme

CHIEDO AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI PARMA

Quali sono stati i motivi che hanno portato l’amministrazione provinciale ad avallare la nomina di Cacchioli a presidente, e De Paolis a Consigliere, nel CDA di Terme di Salsomaggiore e Tabiano. Se non ritiene tali nomine azzardate visto quello che hanno dimostrato di non saper fare negli anni 1998-2007, nei quali sono stati i veri protagonisti delle decisioni che hanno contribuito in modo determinante a impoverire il patrimonio dell’azienda senza prospettare una vera strategia di sviluppo base dell’attuale disastro.

Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini

La crisi del Parmigiano Reggiano


Parma, 4 febbraio ’10

Intervento al Consiglio Provinciale

Il formaggio Parmigiano Reggiano

Il comparto del formaggio Parmigiano Reggiano ha subito negli anni recenti profonde trasformazioni. L’assetto dell’agricoltura è profondamente mutato: si è ridotto sia il numero di aziende che il numero degli allevamenti, con conseguente ampliamento della dimensione degli allevamenti esistenti.
Una sempre maggiore specializzazione produttiva ed un crescente abbandono delle aree meno favorite caratterizzano l’evoluzione recente dell’agricoltura nelle aree del comprensorio di produzione del Parmigiano Reggiano. Il numero degli allevamenti continua a contrarsi in tutte le fasce altimetriche del territorio come emerge dai dati dei censimenti generali dell’agricoltura.
Per quanto riguarda più direttamente la produzione di formaggio Parmigiano Reggiano questa negli ultimi venti anni è raddoppiata, mentre contemporaneamente il numero di caseifici si è più che dimezzato.
In tutto questo arco di tempo, tuttavia, la quota di mercato che il Parmigiano Reggiano detiene si è ridotta; oggi leader del segmento dei formaggi duri in Italia è il Grana Padano, mentre nel 1980 era il Parmigiano Reggiano con il 63,9% di quota a detenere la leadership del mercato nazionale.
Il formaggio Parmigiano Reggiano rappresenta un prodotto simbolo della produzione agroalimentare e della gastronomia italiana. Prodotto tipico per eccellenza è il formaggio che rappresenta la tradizione agroalimentare padana e vanta la più antica denominazione d’origine casearia italiana; basa la sua fama sulle caratteristiche qualitative e sulle modalità di produzione.
Negli anni recenti si è affermata una maggiore sensibilità del consumatore alle produzioni di più elevato livello qualitativo ed una maggiore attenzione alla sicurezza alimentare che costituiscono la base per l’affermazione delle produzioni che fanno di queste caratteristiche gli elementi della propria differenziazione. La valorizzazione del benessere animale deve continuare ad essere una condizione basilare per chi fa allevamento nel nostro comprensorio, la tentazione di importare modelli di allevamento intesivo deve essere stroncata da leggi rigide e severe.
I segni distintivi comunitari consentono una differenziazione delle produzioni rispetto a quelle prive di riconoscimento e la conseguente possibilità di una maggior visibilità sul mercato. E’ bene ricordare tuttavia che la DOP rappresenta una condizione necessaria, ma non sufficiente all’affermazione dei prodotti tipici. In tal senso, è, quindi, auspicabile che il ricorso al riconoscimento comunitario sia motivato non tanto dal desiderio di aggiungere un “marchio” al prodotto, quanto piuttosto da una reale volontà dei produttori di qualificare la produzione ed utilizzare efficacemente il segno distintivo ottenuto quale strumento di marketing nei confronti del consumatore.
La commercializzazione del formaggio Parmigiano Reggiano in conseguenza del lungo periodo di stagionatura porta ad avere la presenza di più figure commerciali nella filiera. Essa mostra ancora un certo grado di arretratezza, dal momento che è nella maggioranza dei casi affidata al canale di distribuzione lungo, che si caratterizza per il ruolo del grossista-stagionatore e di altre figure di intermediari e agenti; in questo tipo di commercializzazione le forme vengono cedute in partite e per forme intere non contraddistinte con il marchio del produttore. Per le imprese produttrici ciò si traduce in debolezza contrattuale nei confronti degli intermediari e nell’impossibilità di scegliere i punti vendita, controllare l’attività promozionale e il prezzo al dettaglio.
Nella maggior parte dei caseifici del Parmigiano Reggiano la commercializzazione si limita alle trattative nella vendita delle partite e alle attività legate al punto vendita annesso all’impresa di trasformazione. I caseifici che producono Parmigiano Reggiano sono per il 74% società cooperative di trasformazione, questa particolarità avrebbe dovuto garantire una più forte presenza dei produttori nella commercializzazione del prodotto.
L’importanza economica delle produzioni agroalimentari tipiche non deriva solo dai comparti direttamente interessati, ma anche dagli effetti sull’economia dell’intero territorio quale volano di sviluppo socio economico.
La tutela delle produzioni tipiche, si pone come obiettivo la creazione di aree di competizione in grado di differenziarsi dalle produzioni di massa e di generare valore aggiunto. Questa è la strategia anche del Parmigiano-Reggiano, che rappresenta una delle maggiori produzioni a Denominazione d’origine protetta in Italia.
Il successo di questo prodotto resta dunque legato alla capacità di farsi apprezzare dal consumatore per le proprie caratteristiche qualitative che sono strettamente connesse alle modalità di produzione, allevamento ed alimentazione delle bovine e modalità di trasformazione del latte in formaggio. Da qui l’importanza del rispetto del Disciplinare di produzione e delle sue prescrizioni basate sul legame con il territorio d’origine e sulla conservazione della tecnica artigianale di caseificazione.
In base a tali premesse la difesa della produzione non può che essere affidata ad una costante impegno nel rispetto del Disciplinare di produzione per ottenere una produzione che si differenzi effettivamente dalle altre produzioni concorrenti. Da qui la necessità di una sempre maggiore selezione qualitativa da parte del Consorzio e del Dipartimento PR che premi il prodotto di qualità. Solo da produzioni che si sappiano apprezzare sul mercato vi è la garanzia di una continuità per le aziende che vengono ad operare in un mercato sempre più competitivo.
La zootecnia bovina da latte, destinato alla trasformazione in formaggio Parmigiano Reggiano, è la base dell’economia del settore primario dell’intero comprensorio di produzione del formaggio Parmigiano Reggiano ed in particolare per i territori di collina e montagna, dove non vi sono altre alternative produttive, rappresenta la sopravvivenza dell’attività zootecnica, il mantenimento di attività produttive e la stessa presenza umana.
Da qui la necessità di approntare strumenti idonei finalizzati al mantenimento delle attività zootecniche presenti e del loro adeguamento favorendo la formazione di realtà produttive che possano essere competitive nel pieno rispetto e nella valorizzazione dell’ambiente circostante.
Il formaggio Parmigiano Reggiano è conosciuto nel mondo per le caratteristiche di qualità e per queste è apprezzato dai consumatori. Solo continuando a garantire elevati livelli qualitativi sostenuti da una adeguata formazione professionale, associati ad una politica di commercializzazione, che favorisca una sempre maggiore presenza dei produttori nella fase di commercializzazione, affinché si approprino del valore aggiunto realizzabile, è possibile assicurare ai produttori la copertura dei maggiori costi di produzione e di conseguenza garantire una adeguata remunerazione del lavoro e degli investimenti effettuati.





Il Consigliere Provinciale Simone Orlandini
Vice presidente della V commissione

Grave crisi del settore Termale

Parma, 18 Gennaio 2010 Spett.le

Presidente del Consiglio
Provinciale di Parma
Dr. Meuccio Berselli

Giunta Provinciale
di Parma




ORDINE DEL GIORNO


Oggetto: La grave crisi del comparto termale di Salsomaggiore Terme e Tabiano.


Considerato

che nel 2008 è stato presentato un piano industriale che, a detta dei soci (Comune , Provincia e Regione), avrebbe dovuto concretizzare il rilancio delle Terme. In realtà il piano aveva come oggetto principale la fusione delle aziende termali di Salsomaggiore e Tabiano.

che con questa operazione le Terme di Tabiano sono scomparse giuridicamente per essere state incorporate in quelle di Salso, il cui consistente patrimonio è stato peraltro depauperato e utilizzato come garanzia presso le banche per far fronte all'indebitamento di entrambe le aziende.

che in sostanza si è rivelata un'operazione mirata solo a tranquillizzare le banche, senza che il piano industriale prevedesse azioni davvero strategiche per il risanamento e lo sviluppo del settore.

che se a fronte dei finanziamenti ricevuti dalle Banche, la società non è in grado di generare una concreta capacità di rimborso degli stessi, la inevitabile conseguenza sarà la perdita dell’intero patrimonio immobiliare già ipotecato dagli Istituti di Credito

che la fusione non solo non ha prodotto nessun beneficio, ma al contrario ha avuto come unico risultato quello di far diventare le banche il socio di maggioranza dell'azienda con l'attivazione di pesanti ipoteche sul patrimonio come ad esempio l'ipoteca sul Berzieri e il lease-back legato all'Albergo Valentini.

che, per fare cassa, è stata venduta la gestione della lavanderia bertanella, un ramo d'azienda in attivo.





Appreso

che il Sindaco Tedeschi ha deciso insieme alla società la chiusura delle Terme di Tabiano nei mesi invernali e la ragione di questa scelta è stata motivata dalla necessità di contenere la drastica forbice di un bilancio sempre più in perdita.

Constatato

che il piano industriale e la fusione, hanno condotto le aziende termali in una situazione economica di gravissima difficoltà e le ingenti spese per un management che si è rivelato inadeguato a formulare strategie concrete di sviluppo producendo solamente gravi disagi interni all'azienda nella ridefinizione del personale penalizzando le professionalità locali a favore di esterni del tutto estranei alla nostra realtà.

che i Consiglieri Provinciali del P.D.L. ed altri, preannunciarono il fallimento del suddetto piano industriale considerandolo non credibile e votarono contro quando fu presentato nel 2008, prevedendo chiaramente, fin da allora l’attuale disastroso epilogo.

che l'attuale dirigenza delle Terme, non è stata in grado di far fronte al mercato turistico-termale e tale constatazione è confermata dai dati statistici di questi ultimi anni, che vedono una sostanziale tenuta di arrivi e presenze nelle altre stazioni termali e del turismo italiano in generale, mentre si registra un calo vertiginoso su Salso e Tabiano con una flessione di arrivi e presenze di circa il 7%.

che tale situazione ha prodotto un vero e proprio allarme sia di tipo occupazionale per i dipendenti della società che per gli imprenditori locali fornitori di servizi all’azienda, i quali da molti mesi non vengono pagati.

che la chiusura delle Terme di Tabiano non ha fatto altro che peggiorare una situazione già disastrosa per la società e per gli imprenditori turistici locali, mentre invece si sarebbe dovuto attuare una vera strategia di promozione del prodotto termale legata al tema della destagionalizzazione (come capacità di attrarre clientela anche in bassa stagione, che è una delle regole più semplici del turismo) e alla valorizzazione del prodotto stesso sotto il profilo scientifico mediante la sua certificazione.

Considerato

che la classificazione scientifica delle acque termali fa riferimento alla loro validità terapeutica tenendo presente i livelli di efficacia e che ciò è contenuto nella Legge 323/2000 (art.6, comma 2) sul riordino del settore termale la quale prevede che le Regioni ne garantiscano l'applicazione.

che la sopra descritta classificazione valorizzerebbe soprattutto le nostre aziende offrendo loro un indubbio vantaggio competitivo, stante l'effettiva validità terapeutica delle acque di Salso e Tabiano e che questo permetterebbe alle aziende di stare maggiormente al passo con le nuove richieste del mercato termale, dove l'aspetto terapeutico continua ad essere protagonista.

che Provincia di Parma e Regione Emilia Romagna, sono sempre state sorde alle reiterate richieste di classificazione delle acque termali di Salsomaggiore e Tabiano..

che la classificazione delle acque, basata su programmi di ricerca farebbe emergere la superiorità della valenza terapeutica delle nostre acque, rispetto a quelle della Romagna e che evidentemente l'obiettivo è negare alla nostra località quel vantaggio competitivo che oggettivamente dovrebbe avere, per favorire altri che non esprimono la nostra stessa eccellenza di prodotto.




che le terme Salsomaggiore e Tabiano, da sole, corrispondono al 10% del termalismo nazionale e con i loro circa 9000 posti letto rappresentano l'epicentro ricettivo di tutta l'Emilia occidentale e sono dunque un punto d'eccellenza dell'economia del nostro territorio provinciale, in grado di dare sostegno al suo sviluppo.

che il presidente della Provincia Bernazzoli e il Presidente della Regione Errani in qualità di rappresentanti di Enti Soci Proprietari dell’azienda termale sono sempre stati sordi ai nostri appelli di intervento finanziario finalizzato a riprogrammare e riqualificarne l’attività.

che la Regione Emilia Romagna, usando i soldi di “tutti i contribuenti” ha sempre investito moltissimo sul Turismo Romagnolo eludendo sistematicamente il comparto termale di Salsomaggiore e Tabiano. Atteggiamento che la Provincia di Parma ha sempre condiviso con il proprio silenzio.


I sottoscritti Consiglieri Provinciali impegnano il Presidente e la Giunta della Provincia di Parma


ad attivarsi urgentemente, insieme al Comune di Salsomaggiore Terme e la Regione Emilia Romagna a stanziare le somme necessarie a ripianare il debito accumulato dalla Società Termale in questi ultimi anni;

ad azzerare immediatamente l’attuale Consiglio di Amministrazione ed il Management direttivo della società “Terme di Salsomaggiore e Tabiano” attualmente in carica, responsabili principali della grave situazione economica della società stessa;

a riaprire immediatamente le Terme di Tabiano al fine di ripristinare la normale attività delle cure termali e conseguentemente l’operatività dei propri dipendenti, degli albergatori e dei commercianti evitando di aggravare ulteriormente il gravissimo danno economico già arrecato loro con la chiusura dello stabilimento termale;

ad intervenire in modo autorevole presso la Regione Emilia Romagna affinché la stessa regione, in applicazione della Legge 323/2000 (art. 6 comma 2) sul riordino del settore termale, dia corso all’iter attuativo per la certificazione dell’acqua termale di Tabiano riconoscendone la validità terapeutica sotto il profilo scientifico.


I Consiglieri Provinciali di Parma: Simone Orlandini, Gian Luca Armellini, Manfredo Pedroni, Daniele Reverberi, Massimo Nonnis Marzano, Giuseppe Conti.

"La richiesta di un Consiglio a porte chiuse ha scatenato l'inferno in maggioranza?"



Orlandini (Pdl): "La richiesta di un Consiglio a porte chiuse ha scatenato l'inferno in maggioranza?"


Intervento del consigliere provinciale Pdl Simone Orlandini:

Per quale motivo il Presidente del Consiglio della Provincia di Parma Meuccio Berselli si è dimesso? Non sarà per caso che la richiesta di un Consiglio Provinciale a Porte chiuse ha scatenato l'inferno in maggioranza? I dubbi sono dovuti, è chiaro che questa maggioranza sulle Terme qualcosa non ce lo vuole dire, ed è evidente che tra i consiglieri serpeggia la paura di trovarsi a votare una delibera sulle Terme le cui conseguenze non sono oggi prevedibili.

RICHIESTA DI ISTITUZIONE DI COMMISSIONE D’INDAGINE


21/06/2010
h.11.50

Al Presidente
Dell’Amministrazione Provinciale di Parma
Dott. Vincenzo Bernazzoli
Al Presidente del Consiglio Provinciale
Dott. Meuccio Berselli


RICHIESTA DI ISTITUZIONE DI COMMISSIONE D’INDAGINE
Oggetto: “ Richiesta di istituzione di Commissione di Indagine sulla società Terme di Salsomaggiore e Tabiano spa”

PREMESSO
Che sono mesi che il Popolo della Libertà richiede la documentazione relativa alla società “Terme di Salsomaggiore e Tabiano spa”,
che regolarmente questa amministrazione Provinciale risponde dicendo che i consiglieri provinciali non hanno il diritto di essere informati sull’attività delle aziende partecipate per non comprometterne l’attività imprenditoriale

VISTE
Le norme in materia (art.43 d.lgd n°267 cit. e art. 24 legge 27.12.1985, n°816), infatti, collegano l’accesso a tutto ciò che può essere effettivamente funzionale allo svolgimento dei compiti del singolo consigliere provinciale e alla sua partecipazione alla vita politico-amministrativa dell’ente (cfr.; Cons. Stato, sez. V, 21.2.1994, n°119, Cons. Stato, sez.V, 26.9.2000, n°5109, Cons. Stato, sez. V, 2.4.2001, n°1893). Nell’ambito di questo collegamento funzionale devono coerentemente essere incluse anche le delibere delle società strumentali( o concessionarie di servizi pubblici), partecipate dalla Provincia, che costituiscono uno strumento mediante il quale si svolgono i compiti pubblicistici e le competenze della provincia di appartenenza.

SI RICHIEDE
Che venga istituita una commissione d’indagine sull’attività della società “Terme di Salsomaggiore e Tabiano spa” con lo scopo di fare immediatamente chiarezza sulla reale condizione dei conti e delle strategie che la società intende adottare per mantenere l’occupazione e come si intende procedere con il tentativo di privatizzazione in corso.

I Consiglieri Provinciali
Simone Orlandini