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lunedì 1 ottobre 2012

Fusione Stuart-Bizzozzero

Comunicato stampa 01/10/2012 La fusione tra l'azienda sperimentale Stuart e la Fondazione Bizzozzero, non ci convince così come e' stata impostata. Tecnicamente parlando le due aziende dovrebbero avere tutti i requisiti per procedere con la fusione, gli statuti, la loro attività e la loro storia racchiudono un patrimonio di competenze che dobbiamo tutelare e valorizzare nell'ambito,agroindustriale. Fin qui niente di anomalo, anzi la Provincia si alleggerirebbe del contributo annuale che versa all'azienda Stuart, la cosa che ci fa storcere il naso però, e' che la Fondazione Bizzozzero tiene in cassa un milione di euro frutto del patrimonio e delle donazioni ricevute dal momento della costituzione, e che attualmente questo milione di euro e' investito in obbligazioni. Si prevede di utilizzare questa somma per l'attività del nuovo soggetto che si viene a costituire, in un momento economico cosi difficile, dove si fatica a trovare risorse, dove tutti devono tirare la cinghia, teniamo conto che la provincia l'anno scorso a ridotto il contributo all'azienda Stuart da 200mila a 80 mila euro annui e per l'anno prossimo il contributo sarebbe pari a zero, mettere in circolazione un milione di euro che oggi consentiva grazie agli interessi maturati di portare avanti la struttura contenete gli archivi storici con le ricerche della fodazione possa mettere a rischio il mantenimento degli stessi. Se in questi anni anni la fondazione Stuart, cioè colei che la sperimentazione la effettua, non è' riuscita, nonostante un buon lavoro svolto, a produrre utili nonostante gli ingenti contributi pubblici, per quale motivo dovrebbe riuscire ora con questo capitale piu o meno privato? La questione e' semplice, la Provincia si alleggerisce di un peso che momentaneamente vive sul milione di euro nella cassa della fondazione, e poi quando il milione di euro non ci sarà più? Chi paga? Il rischio che vediamo e' che in questo delicato momento qualcuno possa gestire non con la dovuta serenità il patrimonio ricevuto in dote. Per questo motivo siamo contrari alla fusione senza condizioni attualmente in atto, la Fondazione Bizozzero e' patrimonio di tutti, per questo ci teniamo che continui ad esserlo, e che l'ingente somma di denaro che sino ad oggi a garantito il suo sostentagarantito possa fare anche per li anni futuri . Vogliamo pertanto che nell'atto costituitivo del nuovo soggetto i fondi attualmente investiti in obbligazioni restino stabilmente investiti per almeno tre anni dalla costituzione e una parte ingente degli stessi sia vincolata nel tempo. Il rischio dell'assalto alla diligenza lo dobbiamo scongiurare. Popolo della libertà. Gruppo consigliare Provincia di Parma

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