Cerca nel blog

mercoledì 21 dicembre 2011

Orlandini - Consiglio Provinciale del 21 dicembre 2011

Oggetto: Consiglio Provinciale

Consiglio Provinciale di mercoledi 21 dicembre 2011

Interrogazioni verbali

Premessa
Premetto che non sono qui a fare polemiche sterili sulla candidatura del Presidente a sindaco di Parma, al quale va tutta mia stima perchè è riuscito a far bere ai suoi il fatto che tra qualche mese i consiglieri potrebbero essere costretti a giustificare un ritorno alle urne in Provincia solo ed esclusivamente perché il loro, e nostro, Presidente ha deciso di cercare di sistemarsi su una poltrona più sicura di quella che ha adesso per i prossimi cinque anni, la soppressione di questo ente evidentemente causa una grossa crisi d'astinenza da seggiolone, che evidentemente il nostro presidente non riuscirebbe a sopportare. La sudditanza dei suoi consiglieri è ammirevole, per lei sono pronti a tutto, anche a questo, non le nascondo che se un mio superiore, in senso politico, mi chiedesse di tradire il mandato conferitomi dai miei elettori io non esiterei a ribellarmi, il popolo è sovrano e decide, non esiste che qualcuno se ne approfitti alle sue spalle senza pagare dazio. E' chiaro però che il Presidente, visto che la legge glielo permette, è libero di candidarsi ma ha l'obbligo di operare nel pieno interesse dei cittadini dell’ente di cui è Presidente, non può permettersi il lusso di non curarsi della Provincia solo per dare vita alle sue nuove ambizioni personali. I parmigiani infatti lo hanno votato per governare cinque anni. E’ evidente che una persona non può fare sia il Presidente della Provincia che il sindaco di una città come Parma, non curandosi della difficile situazione in cui versano le Provincie, a causa di questa fase di transizione in cui l'ente dovrà demandare le proprie competenze ad altri.
Il tema di fondo è che qui non si parla solo di numeri, si parla anche e sopratutto di persone! Ho raccolto numerose segnalazioni dal personale dipendente in cui mi manifestavano grande preoccupazione per la sua candidatura, perchè già è avviato il processo di soppressione delle Provincie, se poi lei si dovesse dimettere saremmo nel caos più totale in un momento in cui la normativa non è chiara e attualmente non siamo in grado di capire che fine faranno i dipendenti.

Ma capiamo meglio perchè ho fatto questo cappello introduttivo, il problema è sempre quello da due mesi a sta parte, il Presidente non si occupa più a tempo pieno della Provincia, e adesso vi spiego il perchè:



1) Perdita di finanziamento per la “Riduzione inquinamento atmosferico e gas serra attraverso adeguamenti illuminazione pubblica”.

Dopo aver effettuato un accesso agli atti nei giorni scorsi, e dopo aver interrogato il Presidente sul rischio di perdita del finanziamento in oggetto, ieri sono venuto in possesso di una lettera della Regione P.G.2011. 0255232 del 20/10/2011 che lascia pochi dubbi su quello che è successo. A causa delle negligenze della Provincia, 11 comuni perdono complessivamente circa 600 mila euro di contributo, su spese già effettuate alla data del 30 maggio 2010, che contavano di incassare come quota parte a fondo perduto, come prevedeva il bando, delle spese per l'ammodernamento del parco illuminazione.
La perdita si compone dell’importo del ribasso d’asta, che la Regione trattiene per sé, e l’importo che sarebbe erogabile, ma non essendo stati compilati correttamente i moduli, anche questi fondi verranno persi.
Ora sembra che i comuni dovranno velocemente correre ai ripari con variazioni di bilancio per ovviare agli errori della Provincia.
“Presidente, conferma la previsione della lettera della Regione? Se si, è gravissimo quello che sta accadendo, nella lettera che adesso leggo a tutti i colleghi si dice apertamente che gli uffici della Provincia non hanno rendicontato correttamente la scheda riepilogativa determinando la perdita del contributo previsto, Presidente, stando al “Teorema Pagliari” secondo il quale un assessore è sempre responsabile dell’operato dei suoi sottoposti, chiedo le dimissioni all'assessore all’ambiente Giancarlo Castellani”.ù
Chiedo inoltre al Presidente di insistere con la Regione affinché gli importi del ribasso d’asta tornino sul territorio provinciale, ed essendo questo un bando mal prodotto dalla Regione, che si adoperino per risolvere quei problemi che oggi rendono impossibile l’assegnazione dei fondi.


E con questo mi rivolgo ai sindaci presenti in questo consesso e chiedo loro se la perdita di questo contributo mette in difficoltà le loro casse, oppure se questa situazione non pregiudica in alcun modo l’attività dei loro Municipi. Lo chiedo perchè se questa perdita di finanziamento non genera difficoltà nella chiusura del bilancio, ha ragione qualcuno nel dire che c’è ancora molto su cui è possibile tagliare.





2) Capo di Gabinetto del Presidente, Si dimette il capo di gabinetto del sindaco di Bologna dopo che l’opposizione ha sollevato la questione dell’illegittimità dell’inquadramento della sua assunzione

Antonio Amorosi, l'ex assessore mette nel mirino il capo di gabinetto del sindaco, Marco Lombardelli.

"Senza una laurea né un esperienza professionale nel settore, è stato assunto dal Comune di Bologna e inquadrato nella categoria "D" dei contratti pubblici, per la quale la laurea è obbligatoria", sostiene infatti Amorosi in un articolo (dal titolo Bologna, il favoloso mondo di Meroland") pubblicato oggi sul sito affaritaliani.It. Amorosi in proposito cita una direttiva del 15 novembre scorso, firmata dal direttore generale Giacomo Capuzzimati e dal segretario generale Luca Uguccioni, dove si precisa quale sia l'inquadramento di Lombardelli. "Per scelte del genere, però, la legge condanna sindaci e segretari generali per danno erariale", obietta ora l'ex assessore della giunta Cofferati.

"Nella delibera che lo assume - prosegue Amorosi - si specifica che Lombardelli non è dirigente, ma nella direttiva successiva gli si dà una categoria (la "D") che permette di giustificarne lo stipendio da 68.700 euro lordi annui. Forse per Lombardelli - ipotizza quindi Amorosi - più della laurea e delle competenze ha pesato il legame di ferro con l'europarlamentare Salvatore Caronna, ex segretario del Pd di Bologna, che sembra averlo spinto direttamente al vertice della macchina comunale come quota personale nelle spartizioni
Pd della città". Risultato - conclude Amorosi - il Comune di Bologna "spenderà per questa bella opportunità data al fedele funzionario di partito almeno 344.000 euro in 5 anni, come hanno riportato tutti i giornali locali". (Dire)

Lombardelli dice:
"Le notizie di questi giorni più volte riportate dalla stampa locale, inerenti il mio ruolo all'interno dell'Amministrazione comunale, hanno segnato irreparabilmente la serenità per svolgere al meglio un compito così delicato come quello di Responsabile di Gabinetto del Sindaco - scrive Lombardelli -. Ho sufficiente senso di responsabilità per agire evitando che situazioni come questa possano
essere strumentalizzate e finalizzate, oggi e in futuro, a recare danno al Sindaco e alla Giunta, che stanno lavorando intensamente per il bene di Bologna. Per questo motivo ho deciso di rassegnare le dimissioni dall'incarico di Responsabile di Gabinetto".

Alla luce di quello che sta succedendo a Bologna, ovvero a causa dell'inquadramento del capo di gabinetto del sindaco con inquadramento di cat. D3 pur non essendo in possesso di uno dei requisiti richiesti che è la laurea, ricordo che la giurisprudenza dispone: “Risponde di danno erariale il Sindaco di un comune, unitamente al segretario dell’ente che assuma in staff ex art. 90 T.U.E.L. un soggetto privo di diploma di laurea, corrispondendogli un compenso pari alla categoria D3 per il cui accesso dall’esterno è prevista la laurea, in quanto la spesa sostenuta dall’amministrazione risulta al di fuori dei canoni normativi previsti dalla normativa di riferimento: il Regolamento Generale sull’ordinamento degli Uffici e Servizi, in attuazione dell’art.35, comma 7, del D.Lgs. 30 marzo 2001 n°165, dispone che, per la categoria D) sia necessario il diploma di laurea.
Presidente, e’ ancora convinto che la risposta "è stata ricondotta ad un inquadramento contrattuale che meglio risponda alle sue caratteristiche" non prefiguri espressamente un danno erariale?
Io, dopo le dimissioni di Lombardelli a Bologna ne sono sicuro, per questo le dico che è mia intenzione procedere con la denuncia alla Corte dei conti per danno erariale nei prossimi giorni.
Oggi, chiedo le dimissioni dell’assessore al personale Roberto Zannoni e del Segretario Generale per il fatto sopracitato, in qualità di responsabili dei procedimenti.


3) Apea, il Presidente in queste settimane si è espresso in modo contrario al consumo del suolo, voterà le varianti al PTCP per la realizzazione Apea che abbiamo adottato nei mesi scorsi?
L’anno scorso il consiglio Provinciale con Delibera n°70 del 17/06/2010 ha adottato le Apea, che sono delle aree attrezzate in cui sviluppare servizi per le aziende del settore alimentare. Io non votai favorevolmente quella delibera perchè non ritenevo quel tipo di intervento adeguato alle esigenze delle aziende del territorio in un momento cosi difficile per l’economia, e purtroppo temo di aver avuto ragione perché oggi ancor più che un anno fa, non sussistono le condizioni per consentire agli imprenditori investimenti ingenti come quelli richiesti per le apea.
Lei Presidente nelle scorse settimane si è lasciato andare ad una serie di riflessioni molto chiare, stop al consumo del suolo, le apea non consumano suolo? Direi proprio di si! Per cui sulla base delle sue dichiarazioni sono ad interrogarla per sapere come intende comportarsi su questo tema, visto che nei prossimi mesi saremo di nuovo chiamati ad esprimerci, e’ ancora favorevole allo sviluppo di queste aree? Circa 50.000 metri quadrati.


Il Consigliere Provinciale
Simone Orlandini

Nessun commento:

Posta un commento