Cerca nel blog

giovedì 8 luglio 2010

Terre Alte, Convegno del Popolo della Libertà


Corniglio, 10 luglio 2010

Lettera di saluto al convegno “Le Terre Alte – prospettive e proposte del PDL”

Spett. Sindaco di Corniglio Massimo De Matteis
Spett. Consigliere Regionale Luigi Giuseppe Villani
Spett. On. Tommaso Foti
Spett. Vice Coordinatore Provinciale Massimo Moine
Spett. Colleghi Consiglieri Provinciali
Spett. Partecipanti al convegno


Oggetto: Prospettive per la nostra montagna

nell’impossibilità di essere presente al convegno relative alle “Terre Alte”, invio un caro saluto a tutti i partecipanti all’incontro e mi sento in obbligo di dare il mio contributo con queste brevi note ad un tema al quale sono particolarmente vicino in quanto mi riconosco come espressione di queste terre, per le mie stesse origini.
Da Nevianese quale sono, ho ben presente quali sono tutte le criticità che gli abitanti della montagna si trovano quotidianamente ad affrontare. Inoltre da un anno in veste di Consigliere Provinciale ho ben presente quanto costi una errata gestione della montagna da parte di uno degli enti preposti alla tutela e allo sviluppo del territorio quale è la Provincia.
Tuttora il territorio montano è caratterizzato da un inarrestabile abbandono della popolazione e delle attività, in particolare per le attività agricole e l’allevamento bovino che da sempre sono stati la base del sostentamento delle popolazioni montane. L’agricoltura deve essere intesa non solo come produttrice di beni per il mercato ma anche come fornitrice di beni pubblici nella sua componente ambientale e territoriale per incentivare lo sviluppo delle zone rurali.
La riduzione della redditività degli agricoltori, la carenza di servizi alla persona, l’inadeguatezza delle infrastrutture accentuano il divario e le distanze dalle aree più sviluppate.
Occorre pertanto una politica di sviluppo rurale che non sia solo politica innovativa per le aree rurali ma diventi anche una politica unificante di quella agricola, di quella di coesione e di quella ambientale.
Lo sviluppo agricolo e rurale avviene attraverso un processo di modernizzazione dell’agricoltura e dell’agroalimentare per rafforzare la competitività delle strutture produttive con imprese volte sempre più al mercato, avendo comunque attenzione alle esigenze di sviluppo delle aree più deboli con politiche ad hoc per queste zone con compensazione diretta degli svantaggi e degli interventi strutturali.
Il territorio non è solo un contenitore di risorse per l’agricoltura, di risorse naturali e socioeconomiche di natura scarsa ma deve essere motore di sviluppo per una diversificazione economica sia dell’agricoltura locale che dei settori extra agricoli quali fattori di crescita.
Diventa pertanto strategico avere particolare attenzione alla presenza di servizi e al mantenimento dell’attività agricola, funzionale non solo per le eccellenze delle produzioni locali, ma anche per i beni pubblici che produce relativamente alla componente ambientale e territoriale funzionale allo sviluppo di altre attività tra cui quella del turismo, risorsa economica implementabile in un momento economico così difficile come è quello attuale.
Una risposta alla crisi potrebbe arrivare dalla piena applicazione della legge d’orientamento n° 228 del 18/5/2001 sulla gestione del territorio, legge che consente alle amministrazioni di stipulare accordi e convenzioni con le imprese agricole per la fornitura di servizi di pubblica utilità come manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio, cura degli assetti idrogeologici, valorizzazione del territorio e delle sue produzioni. E’ il primo passo per il riconoscimento all’agricoltore dell’importante lavoro svolto per la tutela e la gestione del territorio di cui ogni cittadino può beneficiare frequentando le nostre campagne e soprattutto le nostre Montagne. Su questo tema ho depositato un’interrogazione lo scorso 28 giugno per sollecitare l’amministrazione Provinciale a dare la massima applicazione a detta norma.
Un altro aspetto da considerare è lo sviluppo delle energie rinnovabili, l’installazione di parchi eolici sul nostro Appennino rappresenta un importante opportunità per lo sviluppo dell’intero territorio.
Ricordo in materia di energia rinnovabile l’invaso realizzabile con la diga di Vetto, bacino che risolverebbe molti problemi legati alla scarsità idrica e darebbe nuove opportunità di sviluppo all’intero territorio circostante, argomento sul quale ho direttamente presentato un’interrogazione nelle scorse settimane in Provincia sul tema.
Invito pertanto ad agire per favorire la valorizzazione di tutte le risorse delle aree rurali e l’integrazione fra le diverse componenti e i diversi settori del sistema locale.

Cordiali Saluti
Simone Orlandini
Consigliere Provinciale

Nessun commento:

Posta un commento